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L'International institute of coffee tasters si rafforza in Cina

L'Iiac ospite d’onore della Free trade zone di Kunshan, cuore produttivo dell’industria del caffè cinese

Iiac, International institute of coffee tasters rafforza la propria posizione in Cina. L'organizzazione ha, infatti, consegnato alla città di Kunshan, cuore produttivo del coffee business cinese, una menzione speciale, rafforzando la sua presenza nel paese con un proprio team a Shanghai. L'International institute of coffee tasters, inoltre, è stato ospite d’onore delle autorità cinesi della Free trade zone di Kunshan, dove viene importato il 60% del caffè verde destinato al mercato cinese e prodotto il 60% del caffè tostato per il mercato nazionale.

Iiac ha consegnato il 16 maggio scorso alle autorità del governo di Kunshan la menzione speciale di “Capital of the International Coffee Industry” nell’ambito della cerimonia di apertura di Cofair 2024. Il riconoscimento mira a rafforzare i legami tra IIAC e i vertici della Free trade zone di Kunshan in cui hanno sede aziende primarie del settore tra cui Starbucks, Luckin Coffee, Yizheng e Zhenjin. La Free Trade Zone di Kunshan si pone peraltro in una posizione strategica tra le città di Shanghai e di Suzhou.

“Il riconoscimento di Iiac alla città di Kunshan sottolinea la visione integrata delle autorità di Kunshan per sostenere lo sviluppo dell’industria del caffè cinese fornendo a quest’ultima condizioni favorevoli grazie alla Free trade zone -sottolinea Carlo Odello, presidente Iiac-. È, inoltre, un'ulteriore tappa nel rapporto che ci lega all’industria cinese del caffè e alle autorità del governo che stanno lavorando in sinergia con questa”.

Da quest’anno Iiac ha rafforzato la propria presenza con un proprio team dedicato di specialisti basati a Shanghai e una rete di formatori a livello nazionale che include professionisti cinesi di spicco. “Grazie alla nostra presenza fissa e in loco -aggiunge Odello- lavoriamo sul mercato cinese quotidianamente, essendo in grado quindi di sostenere lo sviluppo dell’industria tramite il nostro know-how trentennale. Questo ci pone in una posizione assolutamente privilegiata perché non abbiamo intermediari ma possiamo osservare direttamente l’evolversi della situazione e sviluppare le nostre attività in modo più efficace e veloce”.

Secondo diverse stime il valore del mercato cinese del caffè potrebbe attestarsi nel 2024 a circa 30 miliardi di dollari, mentre il numero dei coffee shop avrebbe raggiunto 50.000 unità in tutto il paese. “Il mercato cinese -prosegue Odello- è particolarmente complesso perché vicino alle grandi catene, prima tra tutte Luckin Coffee con più di 16.000 locali, convivono migliaia di locali indipendenti. Senza dimenticare l’importanza assoluta dell’e-commerce, a cui le aziende dedicano una parte importante delle loro risorse umane e tecnologiche, e i segmenti ready-to-drink e instant coffee. C’è sicuramente spazio e interesse anche per i marchi italiani a patto che comprendano a fondo le esigenze di un mercato molto distante da ciò a cui siamo abituati in Italia e si pongano in un’ottica estremamente dinamica”.

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EFA News - European Food Agency
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