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Made in Italy: per 82% aziende primo mercato è quello nazionale

Secondo dati Confimi, il 13,5% commercia in prevalenza con il resto dell'UE, il 5% con Usa e Canada

“Grazie al turismo italiano le produzioni enogastronomiche tipiche del territorio registrano nel mercato interno valori positivi in termini di ordini e vendite”. Lo dichiara Alessandro Tatone, presidente di Confimi Industria Alimentare, la verticale della Confederazione che raggruppa oltre 4500 aziende del settore, a commento dei dati dell’ultima analisi congiunturale. Se è vero che l’export agroalimentare ha fatto raggiungere negli ultimi anni diversi record al Paese, le piccole e medie imprese fulcro della produzione made in Italy stanno riscoprendo l’importanza del mercato interno.

Stando ai dati raccolti ed elaborati dal Centro Studi di Confimi Industria durante l’ultima analisi congiunturale, nei primi sei mesi dell’anno 8 aziende su 10 (82%) del comparto alimentare hanno dichiarato come primo mercato proprio quello regionale/nazionale. Solo il 13% ha come primo mercato quello dell’Eurozona mentre il 5% affida i propri prodotti per lo più a Usa e Canada. Se nel 2023 le presenze turistiche sono cresciute rispetto al 2019 del 3,3%, con 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze (fonte McKinsey & Company), il primo semestre del 2024 è ancora più roseo. Dai dati previsionali, in agosto sarebbero 18,2 milioni (+3,2% del 2023) le presenze straniere attese e tra gli italiani che andranno in vacanza, 2 su 3 (66%) sceglieranno di passare le vacanze estive 2024 nel Belpaese (Unipol-Ipsos).

“Rifornire il mercato interno consentirà alle aziende agroalimentari di proseguire nel contribuire al rilancio anche dell’economia locale”, sottolinea il presidente Tatone. Orizzonti chiari anche in termini di richieste al Governo: “Oggi le Pmi alimentari guardano ai propri territori, ed è anche un modo per abbattere alcuni costi, ma non dimenticano di certo l’importanza dell’esportazione dei prodotti tipici tanto che più del 36% delle aziende alimentari di Confimi Industria chiede interventi strutturali per il sostegno alla promozione sui mercati esteri”.

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EFA News - European Food Agency
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