Keurig Dr. Pepper patteggia 1,5 mln $ per chiudere la questione riciclo capsule
Accusata dalla Sec di aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti sulle cialde per bevande K-Cup
Keurig Dr Pepper è stata ufficialmente accusata dalla Sec, la Securities and exchange commission degli Stati Uniti, ossia l'authority di sorveglianza della borsa statunitense, di aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti sulla riciclabilità delle sue cialde per bevande K-Cu, componente significativa del suo business del caffè che fa ritenere la società di Burlington, nel Massachusets, il principale produttore nordamericano di caffè monodose. L'azienda ha accettato un ordine di "cessazione e desistenza" da parte della Sec e, senza “ammettere o negare” le conclusioni dell'authority, ha patteggiato il pagamento di una sanzione civile di 1,5 milioni di dollari.
“Siamo lieti di aver raggiunto un accordo che risolve completamente questa questione. Le nostre capsule K-Cup sono realizzate in plastica polipropilene riciclabile, ampiamente accettata nei sistemi di riciclo porta a porta in Nord America -ha dichiarato un portavoce di KDP-. Continuiamo a incoraggiare i consumatori a verificare con il proprio programma di riciclo locale l’accettazione delle capsule, poiché non vengono riciclate in molte comunità. Rimaniamo impegnati per un sistema di riciclo statunitense migliore e più standardizzato per tutti i materiali di imballaggio attraverso azioni, collaborazione e soluzioni politiche intelligenti di KDP.”
La questione si trascina da un paio d'anni durante i quali la multinazionale è stara messa "sulla graticola" circa la possibilità di riciclo delle sue capsule di caffè monouso, con pratiche considerate ambigue o scorrette per quanto riguarda determinate aree in cui non sono state accettate per la loro trasformazione.
I risultati della Sec Usa rivelano che nelle relazioni annuali per gli anni fiscali 2019 e 2020, Keurig ha affermato che i test condotti sugli impianti di riciclaggio, di fatto, convalidavano la sicurezza ambientale delle cialde K-Cup. L'authority di controllo della borsa americana, però, è di diverso avviso e ha osservato che due importanti aziende statunitensi di riciclaggo avevano "Lespresse "preoccupazioni significative” sulla “fattibilità commerciale del riciclo porta a porta” del prodotto e che non levavrebbero accetare per destinarke al ruciclo. Queste informazioni, però, non sono state comunicate agli investitori, sollevando dubbi sull'integrità delle pratiche di reporting di Keurig.
"Le società pubbliche devono garantire che i rapporti che presentano alla Sec siano completi e accurati", ha dichiarato John T. Dugan, direttore associato dell'ufficio regionale di Boston della Sec, sottolineando che le aziende "sono obbligate a fornire tutte le informazioni rilevanti che potrebbero influenzare le decisioni degli investitori". Le cialde K-Cup di Keurig sono state una forza trainante per le vendite dell'azienda, in particolare di fronte alle crescenti preoccupazioni dei consumatori riguardo alla sostenibilità ambientale: una ricerca condotta da una filiale di Keurig ha indicato che i fattori ambientali influenzano in modo significativo le decisioni di acquisto dei consumatori per quanto riguarda i sistemi di preparazione del caffè.
EFA News - European Food Agency