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Corvo ha festeggiato 200 anni di storia

Una festa a Casteldaccia per celebrare lo stile siciliano della cantina

Corvo ha celebrato 200 anni di passione e di pura tradizione enoica a Casteldaccia, ai piedi dell’antico Castello Corvo Duca di Salaparuta, dove a metà 800 la famiglia Alliata diede l’abbrivio alle Cantine Corvo.

Sabato 28 settembre la piazza Matrice del piccolo borgo palermitano si è trasformato in un palcoscenico di festa, tra arte, musica ed eccellenze enogastronomiche. Taste the past, toast to the future è stato il tema dell'evento, con tanti artisti: dall’energia deiPonente & The Vito Movement, una folk band che reinterpreta la musica siciliana in chiave pop, alle sonorità della Banda e i Tamburi di Casteldaccia, che hanno rievocato le atmosfere delle indimenticate sagre popolari, fino alla musica elettronica del DJ Riccardo Piparo, pronto a far scatenare winelover e appassionati tra un calice e l’altro.

Maestro delle Cerimonie un artista che ha fatto dell’ironia la sua firma, la stessa apposta in un monologo originale scritto per la serata: Roberto Lipari. Il celebre comico ha guidato il pubblico alla scoperta del mondo Corvo, emblema dello stile di vita siciliano, della quotidianità, dello stare insieme, di una semplicità che ricerca l’essenza. Uno spettacolo nello spettacolo, arricchito dalle installazioni artistiche di Domenico Pellegrino, e dai colori e gli effetti speciali di un video mapping che si è fatta portavoce di Corvo e della sua storia nata dalla passione visionaria del Principe Giuseppe Alliata di Villafranca

“I veri traguardi sono i luoghi dove ci porta il nostro coraggio e Corvo è una storia di coraggio – spiega Roberto Magnisi, direttore delle Cantine Corvo – Non potevamo non scegliere Casteldaccia per celebrare le nostre prime 200 vendemmie che affondano le radici in una terra dall’anima viva e ambiziosa. Abbiamo festeggiato e condiviso una realtà che non si stancherà mai di osare e rinnovarsi, senza abbandonare i suoi valori di appartenenza territoriale e di storicità”.

La storia parte nel 1824, quando prende forma il primo atto enoico nato dalle uve provenienti dai vigneti della Valle Corvo di Casteldaccia, in provincia di Palermo, in un areale da sempre vocato alla produzione viticola di qualità. Corvo Bianco e Corvo Rosso sono vini già contemporanei, il seme di un modello imprenditoriale che varca i confini della Sicilia e, vendemmia dopo vendemmia, arriva a rappresentare l’isola e il suo stile di vita.

“Corvo è l’autentica dimostrazione che passione e dedizione generano le cose migliori e proprio nell’anno delle 200 vendemmie inauguriamo dunque un nuovo inizio, senza perdere mai di vista il valore delle radici, quelle di Casteldaccia – sottolinea Claudia Guarino, Global Brand Manager Wine Division dell’azienda –. In occasione di questo straordinario traguardo, portiamo in scena la bellezza della Sicilia e lo stile di vita siciliano in una chiave contemporanea, assaporando un passato che si colora di modernità con la convinzione che il meglio deve ancora venire”.

Protagonisti dell'evento, i vini identitari e dai profumi mediterranei, distribuiti tra due stand presenti nell’area pubblica: dal Corvo classico (rosso 2022, bianco 2023 e rosa 2023) al Corvo Nero D’Avola riserva 2020 DOC Sicilia, fin alla linea IRMANA DOC Sicilia Corvo VarietaleGrillo 2023, Frappato 2023 e Nero D’Avola 2023.

Nel servizio, le testimonianze di Giovanni Di Giacinto, Sindaco di Casteldaccia (PA), Roberto Magnisi, Direttore Cantine Corvo, e del comico Roberto Lipari.

Guarda il video:


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