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Intesa Sanpaolo/2. Umbria: export in ascesa

Distretto dell'olio in sensibile crescita (grazie anche a un significativo aumento dei prezzi)

Le esportazioni distrettuali umbre nei primi sei mesi del 2024 hanno registrato complessivamente un incremento del 25,4% rispetto al primo semestre dello scorso anno, dato nettamente superiore alla media dei distretti italiani che si è attestata al +0,2%.
Come emerge dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, a trainare la crescita sono principalmente la Maglieria e abbigliamento di Perugia, e l’Olio umbro, che coprono più del 90% delle vendite all’estero legate ai distretti della regione.

La Maglieria e abbigliamento di Perugia ha registrato infatti una crescita del +23,9%, che risulta particolarmente positiva soprattutto se inquadrata nel contesto competitivo che il sistema moda sta attraversando. L’andamento positivo ha interessato sia la componente dell’abbigliamento, sia quella della maglieria, e risulta diffusa ai principali mercati di riferimento come Stati Uniti, Francia e soprattutto Cina. Il momento positivo è confermato anche dai risultati del principale operatore del distretto, Brunello Cucinelli, che ha presentato i risultati dei primi nove mesi dove si evidenzia una crescita del fatturato a doppia cifra, ottenuta anche nei mercati asiatici.

Il distretto dell’Olio umbro, dal canto suo, conferma la variazione più rilevante in termini relativi, con una crescita del 44,2%, frutto anche di un significativo aumento dei prezzi. I principali mercati di sbocco sono: Spagna, Francia, Germania, Canada e Repubblica di Corea. Inoltre, le stime di produzione sulla campagna olivicola in corso mostrano per il Centro attese positve per qualità e quantità.

Tra le tre specializzazioni monitorate solo il Mobile dell’alta valle del Tevere segna un calo (-11,4%), anche se nel secondo trimestre ha registrato una maggior tenuta nel valore delle esportazioni. In particolare, ha pesato la riduzione di vendite verso Francia e Germania, che rappresentano i primi due mercati di sbocco del distretto.

Nella seconda parte dell’anno continuerà a pesare la debole dinamica degli scambi mondiali di merci; resterà quindi una variabilità nei risultati determinata dalla differenziazione nelle specializzazioni; è molto probabile che una crescita diffusa sia rimandata al 2025 quando, soprattutto in Europa, inizieranno a concretizzarsi gli effetti del rientro dell’inflazione e della riduzione dei tassi. È significativo osservare, come i distretti umbri abbiano comunque ottenuto risultati positivi, grazie alle eccellenze del sistema moda e dell’agro-alimentare, che hanno più che compensato le difficoltà nel settore dei mobili, penalizzato dal peggioramento delle condizioni di domanda e dal calo dei consumi

“La crescita delle esportazioni distrettuali umbre nei primi sei mesi dell’anno, nettamente superiore rispetto alla media nazionale, conferma la capacità distintiva delle nostre Pmi di fornire produzioni di alta qualità e di essere incisive sui mercati esteri", commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. "Una qualità che sosteniamo da tempo anche attraverso iniziative e programmi specifici, come webinar e Laboratori Esg, orientati ad accompagnare le imprese nella transizione digitale ed ecologica e nel loro sviluppo internazionale. A queste attività si aggiunge il consueto supporto finanziario: nel 2024 abbiamo erogato ad imprese e famiglie toscane e umbre finanziamenti per 2,4 miliardi di euro”.

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EFA News - European Food Agency
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