Ponte amaro per Electrolux
Fiom Cgil, l'azienda si ferma: colpa dei risultati trimestrali e delle prospettive

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È un ponte del Primo maggio amaro per Electrolux. La Rsu della Fiom Cgil, infatti, ha reso noto che "la direzione Electrolux di Forlì ha comunicato il prolungamento del ponte del primo maggio con ulteriore giornata di fermata, a carico dei lavoratori, pagata con i permessi personali". La Fiom Cgil specifica che "continua pertanto la riduzione dei volumi produttivi di forni e piani cottura".
A livello di Coordinamento nazionale di gruppo si terrà a metà maggio il prossimo appuntamento per l'azienda in crisi da tempo e che a dicembre 2024 ha ottenuto il quinto prestito da 200 milioni di Euro dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti (leggi notizi EFA News). "Sulla multinazionale svedese si addensano nuvoloni -sottolinea allarmato il sindacato-, come emerge anche dalla comunicazione dei risultati non buoni del primo trimestre. I rumors parlano di annunci di nuovo piani industriale e di riorganizzazione con relativi nuovi tagli".
I risultati del primo trimestre evidenziano un fatturato netto a 32.576 milioni di corone svedesi (poco meno di 3 miliardi di Euro) con una crescita organica delle vendite del 7,9% trainata principalmente dal Nord America e dall'America Latina. L'utile operativo è migliorato significativamente a 452 milioni di corone svedesi pari a 41,2 milioni di Euro dal negativo di 65,7 milioni di Euro, con un margine operativo dell'1,4%. "L'aumento dei volumi e il mix favorevole hanno avuto un impatto positivo sugli utili, parzialmente compensato da un impatto leggermente negativo dell'andamento dei prezzi", sottolinea la società degli elettrodomestici. L'utile del periodo è stato di 3,8 milioni di Euro dl rosso di 112,5 milioni e il flusso di cassa operativo dopo gli investimenti è stato di -283 milioni di Euro.
I numeri, tutto sommato, non sono del tutto negativi ma a pesare sull'azienda sono le prospettive soprattutto sul mercato nordamericano che ha riportato un utile del primo trimestre inferiore alle aspettative, per colpa dei piani tariffari sulle importazioni del presidente statunitense Donald Trump che hanno inciso negativamente sul sentiment dei consumatori.
La situazione è stata spiegata bene dal presidente e ceo Yannick Fierling. "In Nord America e in Europa -ha detto Fierling- la domanda di mercato è rimasta sostanzialmente invariata. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è diminuita nel corso del trimestre a causa dell'incertezza economica e delle preoccupazioni legate agli sviluppi della politica commerciale statunitense. Continueremo a monitorare da vicino la situazione per assicurarci di intraprendere azioni appropriate in futuro, comprese le modifiche dei prezzi".
Secondo il ceo, le prospettive per il 2025 sono influenzate da una maggiore incertezza. "Nel secondo trimestre del 2025 -dice Fierling-, le prospettive della domanda di elettrodomestici sono sempre più incerte. Per questo motivo, abbiamo modificato le nostre previsioni di mercato per il Nord America per l'intero anno 2025 rispetto al 2024, portandole da 'Neutrali' a "Neutrali o negative'. Le prospettive di mercato per l'Europa e l'Asia-Pacifico e per l'America Latina rimangono 'Neutrali'. Abbiamo inoltre modificato le nostre previsioni commerciali a causa dei cambiamenti nelle politiche commerciali degli Stati Uniti".
"Grazie ai buoni progressi nella riduzione dei costi nel primo trimestre -conclude Fierling-, siamo sulla buona strada per raggiungere 3,5-4 miliardi di corone svedesi di risparmi per l'intero anno 2025. È inoltre fondamentale continuare a migliorare i risultati in Nord America e allo stesso tempo navigare nell'attuale contesto di mercato incerto".
EFA News - European Food Agency