Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Sindacati contro Esselunga: protesta continua contro la cig

Botta e risposta in una settimana tra azienda e organizzazioni sindacali sulla rivolta dei rider

I sindacati rispondono con la stessa moneta, in tutti i sensi, al braccio di ferro con Esselunga sull'agitazione dei rider. E così, come l'azienda ha annunciato in un comunicato datato 25 aprile, festa della Liberazione, la cassa integrazione per i 200 operai sul piede di guerra per i turni di lavoro (leggi notizia EFA News), ieri, 1° maggio, festa dei Lavoratori, i sindacati Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltucs Uil hanno risposto per le rime. Con un comunicato "hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione per chiedere il ritiro della procedura di cassa integrazione e avviare un confronto ad ogni livello, coinvolgendo anche le istituzioni, per risolvere con la massima urgenza le diverse tematiche che l'intera vicenda ha messo in luce".

Il 30 aprile, d'altra parte, è saltato il tavolo tra le istituzioni, i sindacati e le aziende coinvolte nel servizio 'Spesa a Casa' per conto di Esselunga. Ebbene, in sciopero da 11 giorni, hanno deciso di proseguire le proteste i driver delle aziende Brivio & Viganò Logistics, Deliverit e Capdelivery coinvolte nelle consegne nel milanese della spesa on line per Esselunga. Secondo i sindacati, il perdurare delle agitazioni "certificano l'incapacità di queste imprese di garantire condizioni dignitose e di sicurezza dei driver che operano presso l'appalto Esselunga" e "quello che non può essere accettato da parte nostra è che le conseguenze vengano scaricate sulle lavoratrici e sui lavoratori di Esselunga".

Le contestazioni sono iniziate dopo che la società ha deciso di mettere in cassa integrazione 200 lavoratori del magazzino che si trova in via Dione Cassio a Milano in reazione allo sciopero iniziato lo scorso 18 aprile. A dieci giorni dall'inizio dello sciopero i driver, in un centinaio, si sono riuniti davanti alla sede dell'azienda a Pioltello. Presidi anche al deposito di via Dione Cassio, a Milano, e già preannunciati quelli di Sesto Ulteriano e Settimo Milanese. Secondo Filcams Cgil Milano, Fisascat Cisl Milan, Uiltucs Uil Milano e Lombardia, i protocolli siglati nel corso del 2024 tra Filcams, Fisascat, Uiltucs ed Esselunga hanno avviato un percorso virtuoso che ha portato all’assunzione a tempo indeterminato di oltre 3.000 lavoratori garantendo stabilità occupazionale e un miglioramento complessivo delle condizioni economiche e normative".

"Un altro punto di attenzione è stato posto sull’intera filiera degli appalti prevedendo garanzie sulla corretta applicazione dei contratti nazionali, sulle condizioni generali di lavoro e sulla qualità delle aziende appaltatrici -proseguono i sindacati-. Su quest’ultimo punto, dobbiamo constatare che così non è, visto il perdurare delle agitazioni. Quello che non può essere accettato da parte nostra è che le conseguenze vengano scaricate sulle lavoratrici e sui lavoratori di Esselunga". 

Alcune indiscrezioni girate proprio ieri 1° maggio, confermerebbero che Esselunga avrebbe fatto sapere di aver sospeso la cassa integrazione attivata nei giorni scorsi e di stare organizzandole cose per far in modo che dal 3 maggio riparta l'attività del magazzino di via Dione Cassio. A monte della protesta, sottolineano ancora i sindacati, ci sono condizioni di lavoro denunciate come inaccettabili: turni straordinari imposti, pressioni indebite e gravi carenze nella sicurezza. 

Fc - 50142

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili