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Ue, controdazi per 95 miliardi se i negoziati con gli Usa falliscono

Saranno applicati su prodotti industriali e agricoli: avviata la consultazione pubblica su un elenco di importazioni americane

I negoziati con gli Usa "sono in corso sia a livello politico che tecnico". Lo dice la Commissione europea che intanto continua a preparare potenziali contromisure. Secondo il comunicato ufficiale di Bruxelles infatti, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di importazioni statunitensi che potrebbero diventare oggetto di contromisure da parte dell'UE, qualora i negoziati in corso con gli Stati Uniti non portino a un risultato reciprocamente vantaggioso e all'eliminazione dei dazi statunitensi.

L'elenco sottoposto a consultazione riguarda importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 95 miliardi di Euro e copre un'ampia gamma di prodotti industriali e agricoli. La Commissione sta, inoltre, consultando le possibili restrizioni su alcune esportazioni di rottami d'acciaio e di prodotti chimici dall'UE verso gli Stati Uniti per un valore di 4,4 miliardi di Euro. La consultazione riguarda sia i dazi universali statunitensi sia i dazi sulle automobili e sulle parti di automobili.

Da quando gli Stati Uniti hanno imposto tariffe ingiustificate e dannose, sottolinea la nota, l'UE ha dato "priorità alla ricerca di una soluzione equilibrata e reciprocamente vantaggiosa attraverso i negoziati, anche nel quadro della sospensione parziale delle tariffe annunciata dagli Stati Uniti per 90 giorni". Tali negoziati sono in corso sia a livello politico che tecnico. L'Ue, agiunge la nota, "continua a preparare potenziali contromisure per difendere i propri consumatori e l'industria, parallelamente ai negoziati e nel caso in cui questi non portino a un risultato soddisfacente". 

La consultazione pubblica, dicono da Bruxelles, è un "passo necessario" in questo processo, ma non comporta automaticamente l'adozione di contromisure". Parallelamente, l'UE avvierà una controversia in sede di OMC contro gli Stati Uniti in merito alle tariffe universali cosiddette "reciproche" e alle tariffe su automobili e parti di automobili, presentando formalmente una richiesta di consultazioni. L'UE ritiene "inequivocabilmente che queste tariffe violino palesemente le regole fondamentali dell'OMC". L'obiettivo dell'Unione è quindi quello di "riaffermare che le regole concordate a livello internazionale sono importanti e non possono essere ignorate unilateralmente da nessun membro dell'OMC, compresi gli Stati Uniti".

Infine, la Commissione continua a monitorare attentamente la potenziale deviazione delle esportazioni globali sul mercato dell'UE, che potrebbe essere causata dai dazi statunitensi imposti ai Paesi terzi. Inoltre, la Commissione continuerà a portare avanti i negoziati con altri partner commerciali per trovare nuovi sbocchi alle esportazioni e diversificare le nostre fonti di approvvigionamento. Continueremo anche a lavorare per ridurre le barriere e rafforzare il mercato unico dell'UE.

"Le tariffe doganali -spiega la presidente della Commissione Ursula von der Leyen- stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali. L'UE rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Riteniamo che si possano concludere buoni accordi a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell'Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci per tutte le possibilità, e la consultazione lanciata oggi ci aiuterà a guidare questo lavoro necessario".

I prossimi passi

La Commissione agirà in base al Regolamento di esecuzione dell'UE, considerando le misure statunitensi come misure di salvaguardia. Come primo passo di questo processo, tutti coloro che sono interessati da potenziali misure di riequilibrio attualmente all'esame dell'UE sono invitati a presentare le loro opinioni nel corso di quattro settimane, anche in merito all'impatto dei dazi statunitensi. Di conseguenza, la consultazione rimarrà aperta fino al 10 giugno.

Sulla base dei contributi raccolti, la Commissione finalizzerà la sua proposta per l'adozione delle contromisure e consulterà gli Stati membri nell'ambito della cosiddetta procedura di comitatologia. Una volta completato questo processo, la Commissione intende avere l'atto giuridico che impone le contromisure pronto per essere utilizzato nel caso in cui i negoziati con gli Stati Uniti non producano un risultato soddisfacente.

Parallelamente, una volta che l'UE avrà presentato formalmente la richiesta di consultazioni dell'OMC, le due parti avranno fino a due mesi di tempo per trovare una soluzione concordata. Se le consultazioni dovessero fallire, l'UE potrà richiedere l'istituzione di un panel che valuterà il merito del caso.

Fc - 50319

EFA News - European Food Agency
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