Intesa Sanpaolo. Piemonte: boom export distretti agroalimentari (+4,9%) nel 2024
Dolci di Alba e Cuneo guadagnano 303,5 mln euro in più sui mercati esteri

Nel 2024 le esportazioni dei distretti piemontesi hanno toccato un nuovo massimo storico, superando i 13 miliardi di euro. La crescita sui mercati esteri rispetto al 2023 è stata lieve, +0,7% a prezzi correnti per un controvalore di 92 milioni di euro, in linea con la media dei distretti italiani (+0,9%). In Piemonte i distretti hanno realizzato risultati migliori del dato medio regionale (-4,9% nel 2024), che ha scontato le forti difficoltà della produzione di auto di Torino. Le vendite all’estero dei distretti piemontesi sono aumentate per tre trimestri consecutivi, rispettivamente +1,1% gennaio-marzo, +1,5% aprile-giugno, +2,6% luglio-settembre, registrando un calo solo nel periodo ottobre e dicembre (-2,2%).
Queste le principali evidenze del Monitor dei Distretti del Piemonte a fine 2024, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, che punta l’attenzione sulla buona tenuta dei valori esportati dai distretti piemontesi, frutto di risultati eterogenei sia tra settori sia all’interno dei settori, seppure in un contesto di debolezza degli scambi mondiali.
Dal punto di vista settoriale, nel 2024 le esportazioni risultano in crescita per l’agro-alimentare (+4,9%), mentre gli altri settori di specializzazione hanno registrato una contrazione: meccanica -2,2% e moda -2,4%. Dall’analisi per singolo distretto, segnano una crescita importante i distretti dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+19,1%), i Dolci di Alba e Cuneo (+16,5%) e il Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,1%). Questi ultimi due distretti in particolare sono ben posizionati anche nel Rapporto Economia e Finanza dei Distretti Industriali diffuso dal Research Department Intesa Sanpaolo lo scorso mese di aprile: nella speciale classifica dei migliori 25 distretti per performance economica, reddituale e patrimoniale, che rappresenta tutte le macroaree geografiche italiane e tutti i settori ad alta intensità distrettuale, i Dolci di Alba e Cuneo sono al 1° posto, Caffè, confetterie e cioccolato torinese al 10°. In classifica anche l’Oreficeria di Valenza, al 13° posto, prima tra i distretti orafi italiani, sebbene l’export abbia registrato nel 2024 un lieve calo (-1,8%).
"Come banca di riferimento del territorio le sosteniamo nella crescita, anche portandole verso nuove geografie grazie alla nostra importante presenza internazionale", dichiara Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo. "Di recente abbiamo accompagnato negli Emirati Arabi 15 Pmi italiane dei settori Food-Agritech e Sistema Casa, tra cui un’impresa del Cuneese, nella prima missione del 2025 volta ad aprire nuovi corridoi commerciali oltre confine. Abbiamo messo a disposizione delle imprese piemontesi 10 miliardi di euro per gli investimenti in innovazione, digitale, sostenibilità, efficientamento energetico, formazione e capitale umano, e sviluppato nuove collaborazioni con le associazioni di categoria. In Piemonte, nei primi mesi dell’anno abbiamo erogato circa 1,2 miliardi di euro a imprese e famiglie, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni, favorendone la formazione scolastica attraverso il prestito d’onore, l’inserimento lavorativo con un programma dedicato e l’acquisto della casa con un mutuo a scadenze fino a 40 anni con rate sostenibili".
I distretti agro-alimentari hanno registrato un’ottima e costante crescita dell’export nel corso del 2024. Tutti i trimestri hanno segnato aumenti delle vendite all’estero (rispettivamente +5,8%, +5,1%, +6,1% e +2,9%) e l’anno si è chiuso con un aumento del +4,9%, pari a +269 milioni di euro, grazie ad una domanda aciclica. La crescita maggiore dell’export in valore e in variazione ha riguardato il distretto dei Dolci di Alba e Cuneo (+16,5%, pari a +303,5 milioni di euro), risultano in crescita tutti i principali mercati del distretto. Ampiamente positivo il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,1%, incremento in valore pari a +63,7 milioni di euro), con una crescita continua e stabile durante tutto il corso dell’anno, sebbene la crescita rifletta anche un significativo incremento nei prezzi dovuto a crisi logistiche e cambiamenti climatici.
Il distretto dei Vini delle Langhe, Roero e Monferrato ha subito un lieve calo dell’export (-1,7% per un controvalore di -33,3 milioni di euro), le esportazioni sono aumentate nei principali mercati di sbocco (Germania e Stati Uniti, in crescita anche Spagna, Francia e Paesi Bassi), con un maggiore contributo dalle esportazioni astigiane rispetto a quelle cuneesi e alessandrine. Anche il Riso di Vercelli ha registrato un lieve calo dell’export a prezzi correnti (-1,7%, per -7 milioni di euro), mentre chiude in forte calo la Nocciola e frutta piemontese (-15,2% per un controvalore di -58 milioni di euro), distretto condizionato anche da una produzione poco abbondante e costi di produzione in aumento.
EFA News - European Food Agency