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Italia: Pil cresce di poco (+0,3%) a marzo-aprile 2025

Risultati migliori rispetto a Francia e Germania ma la Spagna ci supera /Allegato Istat

L'economia italiana cresce, seppur lievemente, in un contesto nazionale e internazionale di luci e ombre. Questo, in sintesi, l'esito della nota Istat sull'andamento dell'economia italiana relativa ai mesi di marzo e aprile 2025. 

"Lo scenario internazionale", si legge nella nota, "continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense". Nel primo trimestre, rileva l'Istat, a fronte di una buona tenuta dell’economia in Cina e nell’area euro, il Pil degli Stati Uniti ha segnato una lieve variazione negativa, principalmente dovuta a un forte aumento delle importazioni.

Secondo la stima preliminare, nei primi tre mesi dell’anno il Pil italiano è cresciuto dello 0,3%, risultato migliore di Francia e Germania, ma inferiore alla Spagna. Nel primo trimestre, la produzione industriale ha registrato un lieve incremento su base congiunturale: all’aumento dell’indice di gennaio è seguita una flessione a febbraio e una stabilità a marzo.

Il clima di fiducia delle imprese ha mostrato la terza flessione consecutiva ad aprile, coinvolgendo tutti e quattro i principali settori economici. In diminuzione, nello stesso mese, anche la fiducia dei consumatori, con un peggioramento particolarmente marcato delle opinioni sulla situazione economica dell’Italia.

Nonostante un lieve calo a marzo, l’occupazione, nel primo trimestre, è aumentata dello 0,9% su base congiunturale. Tale andamento positivo ha riguardato uomini e donne, i dipendenti permanenti e gli autonomi, i giovani di 15-24 anni e chi ha almeno 50 anni d’età.
L’inflazione armonizzata dei prezzi al consumo (Ipca) in tutti i maggiori paesi europei è rimasta sostanzialmente invariata in aprile rispetto a marzo, risultando pari al 2,1% in Italia e al 2,2% nella media dell’area euro.

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

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