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Dazi Usa, Urso: l'Italia regge l'impatto

Secondo il ministro le tariffe non hanno avuto effetti negativi sull'export verso gli Stati Uniti, aumentati dell'11,8% nei primi tre mesi dell'anno

"Dobbiamo prendere atto che l'annuncio dei dazi al momento non ha avuto effetti negativi sull'export verso gli Usa, che anzi è significativamente aumentato nei primi tre mesi dell'anno con un +11,8% rispetto a un anno prima". Lo ha detto il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso durante un'informativa al Senato sottolineando che questo "non è altrettanto avvenuto per altri Paesi europei, sia per il fenomeno naturale di accumulo di scorte nel timore dei dazi, ma anche verosimilmente per la forza intrinseca davvero del Made in Italy cui gli americani non vogliono rinunciare".

"Ove il quadro fosse quello prospettato e non cambiasse, il centro studi del ministero ha stimato un impatto del 10% sull'export italiano negli Usa in caso di dazi reciproci al 20%, e del 6,5% ove si pervenisse a un dimezzamento", ha detto Urso sottolineando che i dazi Usa non avrebbero un forte impatto sull'export di auto, focalizzato sul lusso, ma avranno "un impatto molto significativo sulla filiera delle componenti automotive che produce per l'alta gamma tedesca". Stessa cosa per la farmaceutica, "per noi molto importante come voce dell'export verso gli Usa" se Trump mettesse in pratica il piano appena annunciato relativo ai farmaci.

"Ci saremmo fatti male da soli -ha detto il ministro Urso- se avessimo seguito chi voleva reagire con altre misure ritorsive innescando un escalation difficile poi da fermare". Il ministro ha invitato a evitare "reazioni muscolari" nei confronti dei dazi Usa, e a "fornire massimo supporto alla Commissione europea in uno spirito costruttivo e coeso".

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EFA News - European Food Agency
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