Il Sud Italia è sempre più attrattivo
Libro Bianco di Teha presentato al forum "Verso sud"

Nel Mezzogiorno si concentra il 44,5% degli occupati della filiera nazionale dell'agrifood
Il Sud Italia si conferma la terza Regione più attrattiva del Mediterraneo, sui 20 paesi dell'area, e riduce il divario con la Spagna, mantiene il quinto posto nell'area economica, sale al secondo posto nell'area dotazione, quella legata a risorse e sostenibilità, ma scende dal quarto al quinto posto nell'Innovazione e cultura e dal settimo all'ottavo nell'area sociale. Queste sono alcune delle evidenze contenute nel Libro Bianco presentato oggi nella giornata di apertura della quarta edizione del Forum "Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo", organizzato da The European House-Ambrosetti (TEHA) al Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento e in programma fino a domani.
Sono stati mappati investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euro investiti, e più di 1 milione di occupati. Una criticità è rappresentata dai dazi Usa che comporterebbero, nello scenario attuale, un calo fino a 1,8 miliardi di Euro nel valore complessivo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, di cui 1 miliardo di Euro nelle filiere strategiche dell'Automotive, Agrifood, Aerospace e Farmaceutico.
"Le sfide del Sud Italia, nel quadro euro-mediterraneo, non sono di breve periodo e devono costantemente adattarsi a uno scenario fortemente incerto e instabile -ha affermato Valerio De Molli, managing partner and ceo, The European House Ambrosetti-. È per questo che, oggi più che mai, uno strumento come il Libro Bianco che unisce analisi approfondite e proposte concrete e argomentate acquista un valore particolarmente significativo. Il quadro del Sud che scaturisce dalla nostra analisi è quello di un'area che già oggi ha tutti gli elementi per smentire l'immagine stereotipata di elemento negativo e di peso per il paese ma che necessità di un ulteriore salto di qualità per consolidare i propri punti di forza. In questo senso, il Forum "Verso Sud" si sta rivelando una piattaforma preziosa che intendiamo continuare a sviluppare con l'aiuto delle istituzioni e dei nostri partner".
Si afferma la Zes unica
Il Libro Bianco identifica la ZES (Zona economica speciale) Unica come una opportunità strategica per rilanciare il Sud Italia, attrarre investimenti e valorizzare il territorio come motore di sviluppo per l'intero Paese, con una rilevante accelerazione negli ultimi 10 mesi. Delle 620 Autorizzazioni Uniche (AU) rilasciate dall'entrata in vigore della ZES Unica, 522 sono state rilasciate tra il 6 agosto e il 6 maggio (valore pari al 84,2% del totale). Il 47,4% delle AU rilasciate nel quadro normativo della ZES Unica ha come oggetto investimenti in Campania, seguita dalla Puglia (22,1%) e dalla Sicilia (14,7%). Complessivamente, nella cornice amministrativa della ZES Unica sono stati attivati 8,5 miliardi di Euro di investimenti i quali potranno determinare un impatto economico superiore a 22 miliardi di Euro. Per ogni Euro investito nella ZES Unica del Mezzogiorno se ne sono attivati 1,6 addizionali nell'economia.
Lo stato di salute dell'economia del Sud
L'Economia del Mare del Sud Italia rappresenta al 2023 il 32,2% del Valore Aggiunto (+42% rispetto al 2019) e il 37,3% degli occupati nazionali, garantendo al territorio la possibilità di qualificarsi come hub marittimo del Mediterraneo tramite un'opportuna espansione industriale, soprattutto nello sviluppo della cantieristica e dei porti.
Considerando i quattro settori manifatturieri di eccellenza del Mezzogiorno (automotive, aerospazio, farmaceutico e agrifood), il quadro presenta luci e ombre. Nel farmaceutico, per esempio le prime 4 Regioni per crescita dell'export sono nel Sud Italia e la crescita del settore è riscontrabile anche nel Valore Aggiunto delle imprese farmaceutiche del Sud Italia, con il Molise e la Puglia in testa a livello nazionale. Per quanto concerne l'Agrifood, al Sud si concentrano il 44,5% degli occupati della filiera nazionale, con Puglia e Sicilia ai primi posti in Italia e la Campania al quinto posto per Valore Aggiunto della Filiera Agrifood.
Cresce il turismo
La crescita media degli arrivi nel Sud Italia è del +31,7% nell'ultimo decennio: Basilicata (+55,4%), Sardegna (+45,5%) e Puglia (+44,4%) rappresentano le prime 3 Regioni italiane per crescita turistica tra il 2014 e il 2023. Basilicata (+172,6%) e Puglia (+144,9%) registrano anche la miglior performance di crescita di arrivi stranieri nel decennio. In generale resta però un ampio gap da colmare nel turismo internazionale: nel Sud Italia arriva il 14,3% del totale dei turisti stranieri. Resta centrale in tal senso il contributo del crocierismo: l'Italia è la prima destinazione in Europa e i porti del Sud sono cruciali (con Napoli quinta nel Mediterraneo). Permangono criticità legate alla bassa diversificazione e ad una insufficiente dotazione infrastrutturale.
Sviluppare il capitale umano
Il Libro Bianco identifica nella valorizzazione del capitale umano una delle sfide cruciali per l'Italia e per il Sud con ricadute enormi dal punto di vista economico. Oggi le imprese italiane non riescono a trovare 2,5 milioni di lavoratori e il costo annuo di questo gap tra domanda e offerta è pari a 45,9 miliardi di Euro. Il Sud è particolarmente giovane rispetto resto dell'Italia: Campania, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata sono tra le prime 6 Regioni italiane per incidenza di giovani tra i 15 e i 29 anni sulla popolazione (17,1% vs 15% media nazionale). Per cambiare questo scenario il Libro Bianco suggerisce di promuovere il contributo della formazione professionale e specializzazione tecnica (ITS), Contrastare il gap di competenze e rafforzare le competenze nei settori strategici, Sostenere l'energia imprenditoriale dei giovani.
Il Piano Mattei
La quarta edizione del Forum "Verso Sud" ha visto l'avvio di diverse iniziative legate al Piano Mattei: prima tra tutte, l'avvio dell'Osservatorio TEHA Club sul Piano stesso. Il Piano Mattei prevede ad oggi l'attuazione di 22 progetti pilota, di cui 17 a dimensione prettamente nazionale e ulteriori 5 a carattere regionale o transnazionale. Tra i progetti più importanti vi è quello legato al Corridoio di Lobito, un'infrastruttura strategica ferroviaria che collegherà Lobito (Angola, sull'oceano Atlantico) a Luan (confine nordorientale dell'Angola), fino alla Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia. Rappresenta una via commerciale chiave per minerali, prodotti agricoli e petroliferi, e favorirà la crescita economica e l'integrazione regionale. TEHA Group ha stimato che verranno trasportate fino a 2 milioni di tonnellate all'anno di merce per un valore economico fino a 6,6 miliardi di Euro annui dei beni, con un dimezzamento dei tempi di transito (da 16 a 7 giorni).
EFA News - European Food Agency