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Listino Egm di Borsa, aumentano le società che rendicontano la sostenibilità

Secondo l'Osservatorio Ecm di IRTop sono 67, pari al 32% delle quotate, per una capitalizzazione di € 3,5 mld

IRTOP Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’Advisory per la quotazione, Ipo Partner di Borsa Italiana, annuncia le analisi dell’Osservatorio ECM ESG su Euronext Growth Milan. Le principali evidenze dell’Osservatorio sono state presentate a Milano nel corso di un convegno rivolto a investitori, istituzioni e stampa economico-finanziaria. Partner dell’evento è stato RSM. Tra le società quotate al listino, parecchie appartengono al segmento food and beverage. Tra queste ricordiamo Alfonsino, BolognaFiere, Clabo, Compagnia dei Caraibi, Green Oleo, Industrie Chimiche forestali, Italian wine brands, Laboratorio Erfo, Longino & Cardenal, Masi Agricola, Misitano & Stracuzzi (che nel 2024 è stata premiata agli AssoNext Awards come migliore Ipo sull'Egm), Saccheria F.lli Franceschetti. 

Al 31 dicembre 2024 sono 67 le società quotate su Euronext Growth Milan (32% del totale) che hanno rendicontato le proprie attività di sostenibilità e rappresentano una capitalizzazione complessiva pari a 3,5 miliardi di Euro. Il dato è in crescita rispetto alle 63 società che hanno rendicontato la sostenibilità al 31 dicembre 2023 ed è ancora più significativo se si considera che nel 2024 hanno redatto il documento di sostenibilità anche 1 società che si è delistata, 2 società son ostate soggette ad OPA e un’altra società è passata sul mercato STAR.

Le società sustainable appartengono principalmente al settore Technology Services (21%), seguito dai settori CommercialServices (12%) e Industrial Services (12%). In termini di composizione territoriale, la regione più rappresentata è la Lombardia (36%), seguita dal Lazio (10%) e dalla Campania (10%).

il 70% delle imprese pubblica un Bilancio o Report di Sostenibilità/ESG, mentre il24% pubblica la Relazione d’Impatto in virtù del proprio status di Società Benefit. Inoltre, il 5% pubblica il Bilancio Integrato e l’1% redige la DNF ex D. Lgs. 254/2016.L'analisi evidenzia che il 97% del campione preferisce pubblicare il documento in modo distinto, mentre il restante 3%integra il report ESG all'interno del Bilancio.

L’84% delle società ha esposto i temi materiali all’interno dei documenti. Nello specifico, il 35% delle società ha realizzato una matrice di materialità, dando priorità quindi ai temi identificati in base alla loro rilevanza per il business e per gli stakeholder, mentre il 49% ha mappato i temi sotto forma di lista. Rispetto al 2023, il 6% delle società ha utilizzato la doppia materialità che richiede alle aziende di considerare non solo gli effetti delle loro attività sull’ambiente e sulla società (e come questi fattori esterni influenzano le performance finanziarie), bensì anche il modo in cui dall’esterno tali fattori possono essere influenzati da trend tecnologici, introduzione di nuove normative e direttive, nuovi concorrenti e nuove soluzioni. Nello specifico le aziende che hanno redatto una matrice di doppia materialità sono: 

Compagnia dei Caraibi (beverage, liquori)

Fope, (gioielleria)

Green Oleo (oleochimica da fonti rinnovabili)

Pattern group (fashion)

Talea group (salute, benessere, bellezza)

“Secondo le analisi del nostro Osservatorio ESG crescono del 5% le società quotate che rendicontano la sostenibilità e rappresentano il 32% del totale, per una capitalizzazione di 3,5 miliardi di Euro -sottolinea Anna Lambiase, ceo di IRTOP Consulting e direttore Scientifico dell’Osservatorio ECM ESG-. Rendicontare la sostenibilità pone queste società in una condizione di vantaggio competitivo e genera comportamenti virtuosi che si riflettono sia sugli stakeholder interni che su quelli esterni, i quali percepiscono la chiara volontà di creare e mantenere valore nel breve, medio e lungo termine. Secondo le risultanze dell’Osservatorio il 75% delle società dichiara un’esperienza almeno biennale nella rendicontazione di sostenibilità (in crescita rispetto al 73% dell’anno precedente); emerge, inoltre, che una percentuale del 72% delle aziende ha definito l'impatto della propria attività sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le informazioni non finanziarie sono sempre più utilizzate da banche e investitori istituzionali per favorire l’accesso a strumenti di finanza sostenibile quali IPO e bond greeno social”.

Tra gli standard di rendicontazione diffusi a livello internazionale, quello maggiormente adottato dalle aziende (76%) è il Global Reporting Initiative (GRI Standards) mentre il 19% non ha specificato lo standard di rendicontazione. 

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EFA News - European Food Agency
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