Addio a Paolo Boffi, re delle cucine
Classe 1939, è stata una figura "visionaria" del marchio fondato dal padre Piero

Si è spento a 85 anni Paolo Boffi, imprenditore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo delle cucine. Nato nel 1939 a Cesano Maderno, in provincia di Monza, Boffi è stato una figura "visionaria" del marchio fondato da suo padre Piero, Boffi Cucine.
Insieme ai fratelli Dino e Pier Ugo ha costruito le basi strategiche e industriali della storica azienda che porta il suo cognome, le cui radici risalgono al 1934. Da piccolo laboratorio a importante impresa del design, il passo è stato possibile grazie al suo stile imprenditoriale dinamicamente visionario e coraggioso, sapendo scegliere con grande sensibilità e capacità relazionali, personalità di grande valore, con cui poi condividere questo percorso.
Sua l’intuizione alla fine degli anni Ottanta di pianificare il progressivo passaggio di Boffi all’imprenditore Roberto Gavazzi e di valorizzare un giovanissimo Piero Lissoni, tutt’ora art director. Insieme hanno sviluppato un progetto di impresa internazionale di riferimento nella storia del design italiano.
Negli anni, da presidente Onorario, lascia una Boffi oramai condotta da Gavazzi su dimensioni internazionali e mestieri allargati a tutto l’arredo contemporaneo, per dedicarsi a un progetto innovativo di sviluppo ambientale e tecnologico.
"Lo ricordiamo così -sottolinea la nota della società- appassionato all’innovazione nei processi produttivi, impegnato nelle sue ricerche verso nuove scoperte di design e non solo.
"Con il Signor Paolo, così lo chiamavano tutti in azienda -conclude la nota-, se ne va anche la sua personalità frizzante e la sua mente curiosa, mai ferma, sempre in cerca di nuovi stimoli ed ispirazioni. Lo ringraziamo per il suo contributo importante al made in Italy, per la battuta pronta e l’umiltà di chi ha saputo raccontare una storia così importante, anche e soprattutto dando credito a chi gli è stato accanto in questo percorso".
EFA News - European Food Agency