Intesa Sanpaolo. Export: agroalimentare traina ancora
Negli Usa, il food&beverage italiano pesa per l'11,4%, in attesa dell'impatto degli eventuali dazi

I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una grande incertezza su scala globale, alimentata dal susseguirsi degli annunci di nuove misure tariffarie da parte dell’Amministrazione americana. Nonostante la temporanea sospensione dei dazi, gli effetti indiretti sul commercio mondiale sono stati molteplici, dall’aumento degli acquisti preventivi ai maggiori costi di trasporto sulle rotte Asia-Stati Uniti. E' quanto emerge dall'analisi dei settori industriali aggiornata al maggio 2023, a cura di Intesa Sanpaolo.
Gli indicatori anticipatori segnalano condizioni operative ancora deteriorate per l’industria manifatturiera, ma emergono anche deboli segnali di miglioramento, dalla contrazione meno intensa degli ordini alla risalita delle attese sulla produzione. Il recupero atteso nei prossimi mesi non sarà sufficiente, tuttavia, per riportare il manifatturiero italiano su un percorso di crescita, ma potrà garantire una sostanziale stabilizzazione del fatturato sui livelli 2024, a prezzi costanti e un modesto recupero a prezzi correnti (+1,8%, dopo il -3,4% registrato nel 2024), verso un giro d’affari complessivo pari a 1143 miliardi di euro, 229 miliardi in più rispetto al 2019.
La riattivazione del commercio intra-UE sarà un fattore chiave per controbilanciare la situazione di generale debolezza degli scambi mondiali. Il recupero della domanda europea sarà guidato dal raffreddamento dell’inflazione, accompagnato da un’ulteriore discesa dei tassi ufficiali, e dalla ripresa della Germania dopo due anni di stallo del ciclo economico. Si tratta di un mercato rilevante per tutti i settori manifatturieri italiani e in molti casi, come per i produttori di intermedi, ancor più rilevante del mercato americano.
Sul fronte Usa, le attese sono per un accordo su politiche tariffarie meno penalizzanti rispetto agli annunci di aprile, sia per i paesi che già hanno portato avanti trattative, come Regno Unito e Cina, sia per l’Europa, al termine del periodo di sospensione dei dazi aggiuntivi. I settori best performer per esportazioni 2025 saranno Alimentare e bevande, Largo consumo e Farmaceutica, anche se su ritmi decisamente meno vivaci rispetto al 2024. Positiva anche l’evoluzione attesa delle vendite estere di Meccanica.
Se si guarda nello specifico al mercato americano, la presenza produttiva italiana ha mostrato segnali di rafforzamento negli ultimi anni. Con oltre 34,4 miliardi di euro di fatturato manifatturiero prodotto negli Usa (nel 2022), l’Italia si colloca al quinto posto del ranking UE27 per Ide negli Stati Uniti (con una quota del 4,3%). A livello settoriale, la Meccanica è il primo settore, seguito dall’aggregato che include gomma-plastica e prodotti da costruzione (con un peso complessivo del 13%) e Alimentare e bevande (11,4%). Anche guardando agli anni più recenti, gli Stati Uniti sono stati il principale mercato di destinazione delle acquisizioni italiane all’estero, sia in termini di valore che di numero delle operazioni di M&A, con un ruolo di primo piano di Meccanica e Alimentare e bevande.
EFA News - European Food Agency