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CLARA MOSCHINI

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Eurozona, primo calo della produzione in 5 mesi

L'indagine PMI di maggio indica una riduzione concentrata nel settore terziario

Nuovo calo dell’attività economica dell’eurozona, causato dall’ennesima flessione dei nuovi ordini. È questi il dato fondamentale dei dati previsionali dell’indagine PMI di maggio che ha indicato una riduzione della produzione concentrata nel settore terziario, visto che il manifatturiero è modestamente cresciuto. Una volta destagionalizzato, l’Indice HCOB Flash PMI Composito della Produzione dell’eurozona, redatto da S&P Global e basato circa sull’85% delle consuete risposte finali dell’indagine, è sceso a maggio a 49.5 da 50.4 di aprile, segnando un valore inferiore alla soglia di non cambiamento di 50.0 per la prima volta in cinque mesi. Il nuovo calo dell’attività economica totale riflette la modesta riduzione dell’attività terziaria, quella che comprende ristorazione, turismo, e vendita al dettaglio e all'ingrosso di beni, in calo per la prima volta da novembre scorso e al tasso più rapido in 16 mesi. 

Occupazione

A maggio, si è anche concluso il periodo di due mesi consecutivi di marginale aumento dei posti di lavoro, con gli organici rimasti invariati. In questo caso, il lieve aumento dei livelli occupazionali del terziario è stato annullato da un calo modesto degli organici manifatturieri, che peraltro ha indicato il tasso di riduzione più lento in un anno. In Germania e Francia, i posti di lavoro sono diminuiti, ma sono aumentati nel resto dell’eurozona. 

Prezzi

A maggio, similmente alle divergenze in termini di produzione, i settori manifatturiero e terziario hanno registrato scenari differenti anche sui prezzi. I prezzi di acquisto del manifatturiero sono diminuiti per il secondo mese consecutivo, e al tasso maggiore da marzo 2024. D’altro canto, quelli terziari hanno di nuovo indicato un forte aumento, e ad un tasso di inflazione poco più forte di aprile. Nel complesso, i prezzi di acquisto sono cresciuti ad un tasso grossomodo simile a quello di aprile, con l’inflazione appena inferiore alla media di serie. Il tasso di inflazione dei prezzi di vendita rilevato nell’indagine di maggio è nel frattempo rallentato ai minimi in sette mesi. 

Prospettive future

Dopo il forte calo di aprile, il livello di fiducia di maggio è di nuovo diminuito toccando i minimi da ottobre 2023. Anche l’ottimismo è stato più debole della media di serie, con un calo complessivo che riflette il nuovo indebolimento della fiducia tra le aziende del terziario, il cui l’ottimismo è sceso al valore più debole da settembre 2022. Di fatto, escludendo l’inizio della pandemia da Covid-19 nel 2020, l’ottimismo del terziario ha segnato il secondo valore minore dalla fine del 2012. In netto contrasto, l’ottimismo di maggio mostrato dal manifatturiero si è rafforzato ed è stato il più elevato da febbraio 2022.

"L'inflazione dei prezzi di vendita del settore dei servizi è scesa leggermente da un livello già basso, ma i prezzi di acquisto continuano ad aumentare e addirittura a prendere velocità -spiega Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank-. Con il calo dei prezzi energetici, la causa principale è probabilmente l'aumento dei salari. Tuttavia, la BCE sembra incline a continuare a tagliare cautamente i tassi, soprattutto se i prezzi di acquisto nel settore manifatturiero sono in calo", 

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EFA News - European Food Agency
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