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CLARA MOSCHINI

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Tuttofood. Politiche antispreco: importanti per il 78% degli italiani

Granarolo e altre aziende agroalimentari testimoniano il loro impegno negli obiettivi Esg

L’85% degli italiani si dichiara disposto ad acquistare prodotti prossimi alla scadenza. Al contempo, il 78% degli Italiani ritiene importante che le imprese adottino politiche antispreco. Un invito alle aziende a condividere la loro posizione sul tema e a farne un elemento premiante della propria reputazione. Lo rivela lo studio Ipsos dedicato allo spreco alimentare, presentato in occasione del convegno di Pane Quotidiano Ets (associazione in prima linea da oltre un secolo nella lotta alla povertà e nel contrasto allo spreco alimentare grazie al recupero delle risorse alimentari) con Ipsos e Stef al recente salone Tuttofood di Milano.

La povertà alimentare sta assumendo carattere emergenziale. Come spiega Luigi Rossi, vicepresidente Pane Quotidiano Ets: “Nel corso dell’ultimo anno i numeri sono molto aumentati. Quest'anno supereremo circa un milione e mezzo di razioni di cibo distribuite, 3.200 tonnellate di alimenti e 4.500 persone circa che tutti i giorni vengono nei nostri due centri di Milano”. E prosegue: “Si tratta di numeri allarmanti anche dal punto di vista dell’impatto sociale. Numeri che evidenziano l’importanza di poter contare su un recupero strutturato delle eccedenze alimentari lungo la filiera. Il nostro punto di forza come Pane Quotidiano sta proprio nel rappresentare un interlocutore strutturato e affidabile per le aziende che scelgono di mettere in atto un concreto efficientamento della catena del valore. Scelta che si traduce in benefit reputazionali e di Esg”.

La filiera agroalimentare vanta già esempi importanti di aziende di primo piano impegnate in maniera crescente per il recupero, ma la sfida è riuscire a mettere a sistema le best practice delle punte più avanzate della produzione. Lactalis, Valsagroup e Granarolo, non solo sono impegnate a condividere le proprie expertise e i risultati, ma sono concretamente disponibili a condividere informazioni e procedure collaudate per coadiuvare realtà più piccole meno strutturate desiderose di fare la loro parte.

Lactalis, Valsagroup e Granarolo, non solo sono impegnate a condividere le proprie expertise e i risultati, ma sono concretamente disponibili a condividere informazioni e procedure collaudate per coadiuvare realtà più piccole meno strutturate desiderose di fare la loro parte.

Come spiega Fabio Mazzucchelli, direttore Supply Chain Lactalis Divisione Formaggio e Carne, “oggi donare il cibo è molto più economico per un'azienda che gestire un’eccedenza, perché si risparmiano i costi di smaltimento e si ottengono benefici fiscali”. E prosegue: “Lavoriamo in maniera strutturata con diverse organizzazioni prima tra tutte Pane Quotidiano. Noi oggi abbiamo certificato più di una ventina di onlus soprattutto nazionali e siamo molto rigorosi perché andiamo a controllare che venga rispettata la catena di freddo, che ci siano i magazzini, che ci sia una flotta di logistica; quindi, che ci siano tutte quelle caratteristiche che ci tutelino”.

Marco Setti, amministratore delegato, Valsa Group gruppo di riferimento nella produzione di pizze, focacce, pinse e snack freschi, surgelati e a temperatura ambiente, sottolinea il valore delle politiche di recupero e della donazione delle eccedenze in termini reputazionali e di employer branding: “La collaborazione con Pane Quotidiano è un impegno che ci qualifica anche nei confronti delle persone che lavorano al nostro interno e delle persone che l'azienda vuole attrarre. Oggi per i giovani riconoscersi nei valori dell’azienda è un elemento che può spostare la decisione di lavoraci o di acquistarne i prodotti”.

Da parte sua, Miriam Finocchiaro, responsabile Comunicazione e Sostenibilità Gruppo Granarolo spiega: “Da 30 anni collaboriamo con Pane Quotidiano e oggi doniamo circa 80 referenze prodotto. Come queste attività si traducano in termini Esg è molto evidente. Ogni dato viene riparametrato in termini ambientali e restituito all'interno del bilancio di sostenibilità che redigiamo ogni anno. Quella che sembra una banale donazione in realtà ha alle spalle aspetti di programmazione. Siamo disponibili a condividere informazioni relative ai vantaggi che possono derivare alle aziende da questo tipo di attività”.

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EFA News - European Food Agency
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