Mangimi: un 2024 piatto, bene ovini e acquacoltura
Solo 100mila tonnellate prodotte in più in Italia rispetto al 2023

Assalzoo (Associazione nazionale tra i Produttori di alimenti zootecnici) archivia un anno leggermente positivo per la mangimistica italiana. La produzione segna una crescita dello 0,7% anno su anno; a livello numerico ciò significa oltre 100mila tonnellate in più prodotte nel 2024. Passando dal dato complessivo a una considerazione per filiere settoriale si nota una sostanziale tenuta della filiera avicola e di quella suinicola, una leggera crescita di quella bovina, una conferma dell’espansione della produzione di pet food, con dei buoni riscontri dal settore degli ovini e dell’acquacoltura.
Il commento di Massimo Zanin, presidente di Assalzoo, nominato nei giorni scorsi (leggi notizia EFA News), è positivo. “Un 2024 solido che conferma una traiettoria di crescita del settore, resiliente nei momenti di difficoltà e capace di spingere sull’acceleratore della crescita quando ci sono i presupposti giusti. I numeri del settore avicolo e suinicolo dimostrano una buona tenuta, nonostante le difficoltà sanitarie che hanno dovuto affrontare nel corso del 2024. Va nella giusta direzione la seppur piccola espansione del settore bovino, che viene da alcuni anni difficili. E le conferme di settori come gli ovini e l’acquacoltura, per non parlare del pet food, evidenziano come il settore mangimistico sia in grado di coprire l’intero spettro dell’alimentazione animale al meglio. Sebbene le condizioni sfidanti non manchino, la direzione che la nostra industria ha intrapreso è quella giusta”, conclude.
Il 2024 si presenta come un anno di sostanziale tenuta per il settore avicolo. La produzione scende leggermente a 6.090.000 di tonnellate rispetto alle 6.137.000 dell’anno precedente, con una leggera contrazione di 47 mila tonnellate di mangimi ovvero lo 0,7% totale. Si conferma il ruolo guida dell’avicoltura italiana con poco meno del 40% del totale dei mangimi. Le singole specie avicole hanno subito una leggera contrazione, tranne i polli da carne (+0,9%).
Leggera decrescita anche per l’alimentazione dei suini. Nel 2024 la suinicoltura conferma la barriera delle 4 milioni di tonnellate, fermandosi a 3,930 milioni di tonnellate di mangimi con una riduzione di sole 30mila tonnellate rispetto al 2023. Non si può non constatare come il settore sconti ancora gli effetti della Peste Suina Africana riscontrata nei cinghiali con vari focolai nella penisola.
Elementi di positività emergono dal 2024 per la mangimistica del settore bovino. Il comparto, al quale è dedicata poco meno del 25% della produzione complessiva di alimenti per animali, presenta una crescita dello 0,8% attestandosi a 3.760.000 tonnellate di mangimi. Particolarmente positivo il dato delle vacche da latte con una crescita del 3,1% sul 2023.
Gli elementi più positivi del 2024 riguardano gli ovini e l’acquacoltura con rispettivi 8,0% e 5,3% di crescita. Bene anche gli equini. Continua la contrazione della produzione dedicata all’alimentazione dei conigli. La produzione di alimentazione per altre specie animali cresce bene nel 2024, superando la soglia del milione, arrivando a 1,111 milioni di milioni di tonnellate prodotte.
Anche per il 2024 si assiste alla crescita dell’alimentazione per gli animali domestici, che mette a segno un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente e arriva a toccare 564 migliaia di tonnellate di produzione italiana.
EFA News - European Food Agency