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CLARA MOSCHINI

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UE: stock ittici in miglioramento (ma non nel Baltico)

Nei mari del vecchio continente permane l'incognita dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici

La Commissione Europea ha diffuso una comunicazione che offre una panoramica dettagliata della pesca europea, presentando le proprie proposte per le opportunità ittiche del 2026. La sostenibilità complessiva della pesca nell'Unione Europea continua a migliorare, con un aumento degli stock ittici sfruttati in modo sostenibile. Tuttavia - sottolinea la Commissione - è necessario proseguire gli sforzi per garantire la resilienza del settore della pesca e la sostenibilità a lungo termine delle specie chiave in tutti i bacini marittimi.

Nell'Atlantico nord-orientale, gli stock ittici versano in uno stato relativamente sano, supportati da un'efficace gestione della pesca da parte dell'UE e dagli sforzi diligenti dei pescatori. Nonostante questi progressi, alcune specie chiave della regione rimangono sotto pressione, poiché i cambiamenti climatici stanno sempre più alterando la distribuzione degli stock e le dinamiche degli ecosistemi. Inoltre, la mancanza di accordi globali con i paesi terzi sugli stock ittici condivisi rimane una sfida significativa per il mantenimento della loro sostenibilità a lungo termine.

Gli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero stanno gradualmente migliorando, sebbene la mortalità per pesca rimanga troppo elevata per alcune specie. Nel Mar Baltico, gli stock ittici continuano a diminuire, aggravato dall'impatto combinato dei cambiamenti climatici e degli elevati livelli di inquinanti, come metalli pesanti e composti organici, e di nutrienti, come nitrati e fosforo.

I cambiamenti climatici continuano inoltre ad avere un impatto sulle comunità di pescatori, riducendo gli stock ittici da cui dipendono e causando incertezza economica. La Commissione europea sta affrontando attivamente tutte queste preoccupazioni attraverso proposte volte a ripristinare l'equilibrio degli ecosistemi e ad avviare sforzi diplomatici con le altre nazioni costiere per stabilire pratiche di pesca eque e sostenibili.

"Sono lieto di constatare una riduzione dello sfruttamento eccessivo degli stock ittici nell'UE", ha dichiarato il commissario per la Pesca e gli Oceani Costas Kadis. "Tuttavia, nonostante questi progressi, permangono diverse sfide e i cambiamenti climatici stanno aumentando la pressione sugli ecosistemi, pertanto dobbiamo rimanere vigili. La sostenibilità degli stock ittici non è solo un obiettivo ambientale: è la pietra angolare di un settore della pesca resiliente e competitivo, che fornisca posti di lavoro ben retribuiti alle comunità costiere e cibo fresco e nutriente ai cittadini dell'UE".

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EFA News - European Food Agency
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