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Foraggi. Aife: qualità e quotazioni ottime dopo primo taglio 2025

Rese leggermente inferiori rispetto a quelle di un anno fa. Scongiurati i problemi legati alla siccità

Ottima qualità. Rese leggermente inferiori rispetto a quelle di un anno fa. Quotazioni stabili.
Sono positivi i dati relativi al primo taglio dei foraggi, erba medica in primis, destinati all’essiccazione e alla disidratazione prodotti nelle zone vocate del nostro Paese. Lo rende noto Aife/Filiera Italiana Foraggi (www.aife.eu) l’Associazione che copre circa il 90% della filiera a livello nazionale con una produzione che mediamente supera le 800mila tonnellate/anno, di cui il 50% esportato con un fatturato che, con l’indotto, sfiora i 450 milioni di euro/anno.

“La campagna è iniziata bene", puntualizza Riccardo Severi, direttore di Aife/Filiera Italiana Foraggi, "la qualità è senza dubbio elevata e il mercato nazionale sta rispondendo molto bene sia in termini di richiesta che di quotazioni. Il buon prodotto di campo raccolto, unito alla trasformazione ottenuta con l’utilizzo di impianti moderni e innovativi ha creato una sinergia particolarmente favorevole che sta premiando i produttori”.

Scongiurati i problemi legati alla siccità che invece aveva fortemente condizionato la produzione un paio di anni fa, merita una riflessione il dato quantitativo che quest’anno, come detto in precedenza, ha registrato una diminuzione rispetto al primo taglio effettuato nel 2024.

“In effetti è così", prosegue Severi. "E tutto è dovuto alla grande variabilità meteorologica che in alcune aree produttive si è manifestata con abbondanti piogge che hanno causato un po’ di sofferenza all’apparato radicale delle colture, soprattutto dell’erba medica, condizionando di conseguenza le rese. Purtroppo gli effetti dei cambiamenti climatici sono anche questi ma, come ho detto, l’ottima qualità del primo taglio da poco terminato ha compensato il leggero calo produttivo registrato”.

Se il mercato nazionale sta apprezzando il prodotto sia in termini di richiesta che di qualità come sta andando quello internazionale? “In questo momento il mercato nazionale è quello più ricettivo", sottolinea il direttore di Aife/Filiera Italiana Foraggi, "le richieste dall’estero comunque non mancano e quindi possiamo parlare di una situazione di sostanziale stabilità rispetto agli anni passati. Parallelamente, procedono le nostre iniziative inserite all’interno dei vari progetti internazionali che abbiamo avviato per la valorizzazione del foraggio essiccato e disidratato italiano negli altri Paesi, soprattutto nel SudEst-Asiatico come Vietnam e Indonesia dove esistono interessanti opportunità che intendiamo sfruttare attraverso la partecipazione a rassegne di settore e incontri con i relativi interlocutori”.

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EFA News - European Food Agency
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