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CLARA MOSCHINI

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Clima: progetto Maia protagonista a Ecca 2025

Una piattaforma digitale per condivisione delle conoscenze e semplificazione della ricerca

Per tre giorni, dal 16 al 18 giugno scorsi, il Palacongressi di Rimini ha ospitato Ecca 2025, la Conferenza europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici organizzata dalla Commissione europea con Jpi Climate, giunta alla sua settima edizione e approdata per la prima volta in Italia. Scienziati, esperti, personalità politiche, professionisti e mondo imprenditoriale si sono ritrovati nella città romagnola per discutere e promuovere strategie integrate e tempestive in grado di affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici, tracciando un percorso per un futuro più resiliente a livello europeo attraverso un’azione collettiva, informata e sistemica.

“Abbiamo vissuto tre giorni molto intensi e interessanti", interviene Giulia Lorenzoni, project manager del progetto Maia (Maximising Impact and Accessibility of European Climate Research - www.maia-project.eu) presentato a Ecca 2025, "che ci hanno permesso di illustrare il nostro progetto frutto di un lavoro che dura ormai da tre anni e che stiamo portando avanti con l’impegno dei 15 partner europei che compongono il Consorzio Maia. Nelle diverse sessioni organizzate dal 16 al 18 giugno scorso a Ecca esperti e scienziati come Maria José Sanz e Iñigo Rodilla, rispettivamente coordinatrice del progetto Maia oltre che direttrice scientifica del Centro Basco per il cambiamento climatico (BC3) e project manager di Maia, hanno spiegato come le attività del progetto contribuiscano a raggiungere l’obiettivo di massimizzare l’impatto e l’accessibilità della ricerca sul cambiamento climatico.

A questo riguardo Maia Knowledge Toolkit rappresenta la strada per trasformare le modalità con cui le persone accedono, navigano e utilizzano le informazioni sul clima e i suoi cambiamenti. Parliamo di strumenti digitali avanzati che migliorano la condivisione delle conoscenze, semplificano la ricerca e contribuiscono a superare le divisioni che possono esistere tra i diversi Paesi favorendo viceversa un’azione comune. Il Knowledge Toolkit include Maia Connectivity Hub, uno strumento intelligente e intuitivo per la ricerca e la scoperta basato sulla Tassonomia Maia per il cambiamento climatico che permette di accedere a risorse europee da un’unica postazione. SummarAlse, sempre inserito in Maia Knowledge Toolkit, è invece un dispositivo basato sull’intelligenza artificiale che consente di individuare rapidamente le informazioni più rilevanti estraendo termini chiave e riassunti da documenti relativi al clima. Maia Discovery Service è invece una piattaforma di semplice utilizzo che mette in contatto innovatori climatici e fornitori di soluzioni con utenti finali alla ricerca di conoscenze, dati o collaborazioni.

"Nel corso dell’ultimo giorno di Ecca 2025", sottolinea Lorenzoni, "i partner del progetto Maia hanno organizzato un side event molto partecipato incentrato sui servizi di Business Discovery di Maia per favorire l’incontro tra domanda e offerta, permettendo agli utenti di esplorare progetti di ricerca sul clima, tecnologie e organizzazioni con la garanzia che i risultati della ricerca innovativa, i progetti pilota o i prototipi escano da istituti di ricerca qualificati per trovare un’applicazione concreta, offrendo ai decisori validi strumenti per agire".

Tra gli esperti di rilievo che abbiamo intervistato nel corso dei tre giorni di Ecca", conclude Lorenzoni, "voglio ricordare Anna Montini, assessore alla Transizione ecologica e all’Economia blu di Rimini; Philippe Tulkens, vice-responsabile della Missione UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici e capo dell’Unità clima e confini planetari presso la direzione generale Ricerca e Innovazione della Commissione europea; Susanne Mecklenburg, direttrice dell’Ufficio clima dell’Agenzia spaziale europea (Esa); Petra Manderscheid, direttrice esecutiva di Jpi Climate, partner del Progetto Magica e una delle organizzatrici della conferenza; Sam Longman, responsabile della sostenibilità e dell’ambiente aziendale, transport for London e il professor Juergen Kropp, dell’Istituto Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico”.

Al termine di Ecca 2025 tutti i numerosi partecipanti si sono trovati d’accordo su alcuni punti fondamentali: non è più possibile trattare separatamente i temi della mitigazione e dell’adattamento climatico; occorre lavorare con gli stakeholder per facilitare la realizzazione di soluzioni climatiche efficaci; è altrettanto necessario considerare l’impatto delle attività e delle politiche di adattamento climatico sulle comunità e sulle economie locali; esistono ancora difficoltà nella comunicazione di temi, concetti e dati complessi a interlocutori non specializzati; è urgente rendere più accessibili, interoperabili e utili i dati e le conoscenze climatiche che devono portare a soluzioni di adattamento climatico personalizzate e adeguate ai diversi contesti locali.

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EFA News - European Food Agency
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