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Dazi: Trump trova accordo con Cina e (forse) rinvia aumenti con Europa

Il 10% piace a Meloni ma non a Macron. Terre rare al centro delle trattative Pechino-Washington

L'aumento dei dazi Usa, previsto tra pochi giorni potrebbe essere ulteriormente rinviato. "La scadenza del 9 luglio per gli accordi commerciali non è da intendersi come determinante. Forse potrebbe essere prorogata, ma è una decisione che spetta al presidente", ha dichiarato durante un briefing Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca.

Nel frattempo, dall'altra sponda dell'oceano, i riscontri delle principali autorità europee sul tema non si sono fatti attendere. Il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen avrebbe informato i leader europei riguardo ad un "accordo provvisorio" tra Usa e UE.

Tra i 'falchi' figura il presidente francese Emmanuel Macron, non disponibile ad accettare un’intesa “asimmetrica” con dazi generalizzati al 10% per tutte le importazioni europee in Usa. Da parte sua, il cancelliere tedesco Friedrich Merz che auspica si chiuda “rapidamente” un accordo commerciale. Più conciliante l'approccio del premier italiano Giorgia Meloni, che ritiene "non particolarmente impattanti" eventuali dazi al 10%.

Secondo fonti diplomatiche italiane, "chiudere un accordo complesso di dettaglio prima del 9 è molto complicato, in particolare per quanto riguarda le barriere non tariffarie. Quello che realisticamente si può fare è un accordo di principio, in cui si stabilisce di lavorare secondo determinate direttrici”.

La notizia del giorno, tuttavia, è la firma dell'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Donald Trump, che ha aggiunto di auspicare un'accordo simile anche con l'India. Il segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato che l'accordo sino-americano è stato firmato all'inizio di questa settimana, senza però fornire ulteriori dettagli.

Da parte sua, il ministero del Commercio cinese ha dichiarato che le parti hanno "ulteriormente confermato i dettagli del quadro normativo", senza fare riferimento all'accesso Usa alle terre rare cinesi, oggetto dei negoziati fin da principio. "La Cina approverà le domande di esportazione di prodotti controllati che soddisfano le condizioni di legge. Gli Stati Uniti annulleranno di conseguenza una serie di misure restrittive adottate nei confronti della Cina. Si spera che Stati Uniti e Cina si incontrino a metà strada", dichiarano da Pechino.

Nella giornata di ieri, il ministero del Commercio cinese ha riferito che Pechino starebbe accelerando la revisione delle domande di licenza di esportazione per le terre rare, con l'approvazione di "un certo numero di domande conformi".

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EFA News - European Food Agency
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