Umbria: Regione e Università a tutela della biodiversità
Risorse genetiche autoctone e filiere corte tra i temi della nuova "Comunità del Cibo"

Salvaguardare l’agrobiodiversità insieme all’immenso patrimonio di informazioni, storie e culture tradizionali attraverso l’insediamento e l’animazione di realtà territoriali per lo scopo costituite è l’audace obiettivo del lavoro delle “Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare” sulle quali Regione Umbria, 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare come capofila, e Università degli Studi di Perugia stanno lavorando.
Arrivato a piena maturità il lavoro di costituzione del Registro Regionale - avviato con la L.R. 25/2001 poi ripreso con la Legge Regionale n. 12 del 9 aprile 2015 - con 105 risorse iscritte di cui, 24 varietà erbacee, 62 varietà arboree, 18 razze animali e 1 microbica, la volontà è di traguardarne l’insediamento sul territorio. Proprio per questo il passo successivo consiste nel promuovere in “ambiti locali derivanti da accordi tra agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché' enti pubblici” (art. 13 della Legge 194/2015) la costituzione di “Comunità del cibo”.
Tra gli obiettivi sottesi ad una Comunità del Cibo sono compresi lo studio e la trasmissione di conoscenze sulle risorse genetiche autoctone, l’avvio di filiere corte, la diffusione di sistemi colturali a basso impatto ambientale, il recupero del sapere agricolo tradizionale anche applicato alla selezione naturale delle sementi e la realizzazione di orti didattici o urbani.
Di fatto possono rappresentare uno strumento in grado di favorire la cooperazione tra i diversi soggetti che, in un dato territorio, operano in ambito economico, sociale, culturale avendo come fulcro ed elemento di coesione la filiera agroalimentare locale e le tradizioni in chiave identitaria. Il Progetto prevede la redazione di documenti, tra i quali il Manuale delle Comunità del Cibo, la Carta della Comunità ed il Patto per la Terra. Documenti che saranno messi a disposizione di quanti, sul territorio, vorranno approcciare la progettazione di un percorso finalizzato alla costituzione di una Comunità del Cibo.
“La costruzione delle Comunità del Cibo rappresenta il coronamento ambizioso di vent’anni di impegno da parte della società che ho l’onore di guidare. Al presidio silenzioso degli agricoltori custodi – che spero di incontrare presto – dobbiamo un fondamentale lavoro di salvaguardia che ci ha condotti fino a questo punto”, ha dichiarato Devis Cruciani, amministratore unico della 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria. “Sono i saperi e le tradizioni locali", ha proseguito Cruciani, "a nutrire la consapevolezza collettiva del valore della biodiversità di interesse agricolo. A noi spetta ora il compito di sostenere queste pratiche agricole resilienti, promuovere una nuova cultura dell’agrobiodiversità e riconoscerne il ruolo strategico nella sostenibilità economica e ambientale. Solo così potremo tutelare il futuro, valorizzare la ricchezza dei territori e favorire lo scambio e l’inclusione sociale: obiettivi ultimi del nostro impegno”.
Sono, inoltre, previste diverse attività di sensibilizzazione e informazione volte ad approfondire la conoscenza della “Comunità del Cibo” quale strumento operativo e che si stanno concretizzando attraverso incontri sul territorio con realtà produttive e associative già esistenti e quindi potenzialmente interessate ad avvicinarsi a questo tema. Sono già stati svolti gli appuntamenti di animazione: Mercoledì 11 giugno, Valtopina (Comunità della Valle Umbra); Martedì 17 giugno, Città di Castello (Comunità del Vin Santo affumicato dell’Alta Valle del Tevere); Sabato 28 giugno, Gubbio (Comunità dei produttori del territorio eugubino); Lunedì 30 giugno, Foligno Loc. Cancelli (Comunità della Mela Ruzza). Sono infine previste ulteriori attività di divulgazione mediante la realizzazione di un video e un convegno conclusivo a fine luglio aperto ai portatori di interesse.
EFA News - European Food Agency