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Kebhouze: kebab da record a prova di festival

Esclusivo: il fondatore Oliver Zon traccia la strategia di espansione della catena/Video

Kebhouze ha partecipato per il terzo anno consecutivo al Kappa FuturFestival di Torino in qualità di Food Partner. In un contesto dove musica e giovani e la fanno da padrone, c'è un prodotto, il kebab che sta conquistando le nuove generazioni, superando in popolarità persino la pizza e l'hamburger. Si tratta di un prodotto facile e veloce da preparare, servibile a centinaia di clienti nell'arco di 15-20 minuti.

Dopo aver distribuito 15mila kebab durante la scorsa edizione, in occasione del prossimo Kappa FuturFestival (3-4-5 luglio 2026), Kebhouze punta a toccare quota 20mila. L'obiettivo del brand è portare sempre più i suoi prodotti al di fuori dei punti vendita abituali, approcciando gli utenti dell'intrattenimento e dei festival.

Kebhouze è nata nel dicembre 2021, con il primo store inaugurato in Via Paolo Sarpi a Milano. Ad oggi in Italia conta 20 store, distribuiti tra Milano, Roma, Torino, Venezia Bergamo e Genova. I punti vendita  della catena si distribuiscono per circa il 40% su strada e per il 60% all’interno di centri commerciali. Inoltre due di questi punti vendita sono dei temporary store stagionali, all’interno di due grandi discoteche italiane aperte durante l’estate: lo storico "Il Muretto" di Jesolo in Veneto e il Nice Club a Roma. Quest’ultima tipologia di negozi viaggia sugli stessi binari del progetto Out of Store: oltre che nei punti vendita fisici, Kebhouze è all’interno dei maggiori festival musicali, grandi concerti, fiere e manifestazioni d’Italia, con cucine mobili allestite e il proprio food truck.

"Quella di Kebhouze", spiega a EFA News il fondatore e managing director Oliver Zon, "è stata senza dubbio una crescita rapida - avvenuta perlopiù nel primo anno e mezzo di vita, che ci ha permesso di testare diversi format e città e soprattutto di posizionarci da subito come una vera catena agli occhi del mercato italiano. Non volevamo fare un esperimento. Oggi, dopo esserci ritagliati uno spazio importante sul mercato - in particolare come prima catena di kebab in Italia - stiamo lavorando su un consolidamento della rete, con un’espansione più mirata e data-driven che ci è oggi permessa dall’esperienza e dai tantissimi dati raccolti in questo primo triennio, puntando su location ad alto potenziale per il brand e il format che abbiamo creato".

L'idea di una catena di kebab tutta italiana ha preso forma nel maggio 2021. "Stavamo esplorando diverse opzioni", prosegue Zon, "ma alla fine ci siamo resi conto che il kebab era il prodotto con il maggior potenziale. È un prodotto popolare, amato dalla nuova generazione al pari dell’hamburger, ma non esisteva ancora un brand strutturato in grado di valorizzarlo in modo moderno e trasversale: quello che abbiamo voluto creare è un punto di riferimento, una garanzia di qualità e di sicurezza per un prodotto che non ha mai goduto - quantomeno in Italia - di un posizionamento reputazionale tra i migliori". 

L’idea era quindi quella di "prendere un prodotto globalmente conosciuto e rileggerlo in chiave pop, accessibile e contemporanea. Non ci siamo ispirati a un modello unico, ma piuttosto a una visione: quella di creare il 'McDonald’s del kebab', con una forte identità visiva, valori chiari e una proposta coerente".

Dal momento in cui Kebhouze si rivolge a un pubblico giovane, dinamico, spesso in movimento, molti dei suoi store si trovano nei centri commerciali o nelle vie di grande passaggio. "Il brand parla ai ragazzi, ma anche alle famiglie: lo dimostra il successo del nostro 'Kebby Meal', una sorta di Happy Meal in versione kebab, che oggi è un punto fermo del nostro menù, con dei risultati molto interessanti in rapporto al lavoro di 'sdoganamento' del kebab sul mercato italiano che facciamo sin dal primo giorno", spiega Zon.

La dirigenza di Kebhouze ritiene che le stazioni e gli aeroporti siano il "posizionamento ideale" per Kebhouze, per tre motivi: 1) il kebab è un prodotto internazionalmente conosciuto, che non ha bisogno di traduzioni in nessuna lingua. 2) il menù ha una struttura profondamente inclusiva, con proposte halal per chi è musulmano e un’ampia scelta plant-based per chi predilige diete vegane o vegetariane. 3) l'azienda ha avviato delle operazioni tali da garantire - oltre che una elevatissima standardizzazione - una velocità di preparazione tale da essere idonei, in una stazione come in un aeroporto, a servire gli ordini in velocità, prerogativa fondamentale per il travel retail, così come per gli eventi. "Stiamo lavorando per aprire Kebhouze in questi contesti, ovviamente i tempi sono un po’ più lunghi rispetto alla strada o al centro commerciale", sottolinea il fondatore di Keebhouze.

Il brand punta sempre più al segmento "Out of Store" e quest'anno "oltre al raggiungimento di un livello di visibilità e marketing inauditi", prevede di ricavare un milione di euro solamente dagli eventi, tramite la vendita dei kebab di Kebhouze al di fuori degli store fisici, all’interno di fiere, grandi concerti e festival, proprio come il Kappa FuturFestival di Torino. "Il FuturFestival è sicuramente uno degli eventi di punta dell’anno. L’anno scorso abbiamo venduto più di 14.000 prodotti in soli tre giorni, quest’anno abbiamo sfiorato i 20.000, per dare un’idea di dimensione. Sono due anni che al Kappa FuturFestival vendiamo più di tutti, più unità del burger e della pizza". Il kebab, in definitiva, è il "prodotto del futuro e delle nuove generazioni" e "il posizionamento che ci stiamo costruendo, tra retail e eventi, è essere il brand top of mind per questo specifico prodotto e farci trovare già pronti da un futuro che sta diventando presente", conclude Zon.

Guarda il video di Kebhouze:

Galleria fotografica Oliver Zon, cofondatore di Kebhouze Logo Kebhouze Logo Kebhouze a un evento giovanile Evento Kebhouze
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EFA News - European Food Agency
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