Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Dazi: rame, Brasile e India nel mirino di Trump

UE spera nell'esenzione per vini e liquori e conta di sospendere le tariffe di ritorsione

Dazi al 50% sulla maggior parte delle importazioni di rame e su tutti i prodotti provenienti dal Brasile. A stabilirlo sono gli ultimi due proclama del presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump. Per ciò che concerne il rame, la Casa Bianca menziona motivi di sicurezza nazionale. I dazi su questo minerale, che decorreranno dal 1° agosto, riguardano semilavorati e prodotti derivati ad alta intensità. Il proclama di Trump prevede anche l’obbligo che il 25% dei rottami di alta qualità a base di rame prodotti negli Stati Uniti sia venduto entro i confini nazionali.

Quanto al Brasile, l'elevazione è del 40%, che si va ad aggiungere al 10% precedentemente stabilito, per un totale del 50%. Vi sono, tuttavia, numerose esenzioni che comprendono anche prodotti agroforestali: succo e polpa d’arancia, noci brasiliane, legname tropicale, polpa di legno. Risparmiati anche materiali industriali strategici come ghisa, silicio, alluminio, oro, argento, ferronickel e ferroniobio.

L'altro Paese pesantemente colpito dal protezionismo di Washington è l'India, con tariffe al 25%. “Abbiamo un grosso deficit", ha commentato Trump. "Sono amici, ma i loro dazi sono tra i più alti e odiosi al mondo. Inoltre, acquistano energia e armi dalla Russia proprio ora mentre tutti vogliono che cessi la guerra in Ucraina”.

Nel frattempo, la Commissione Europea ha rilasciato una nota ufficiale per chiarire che l'accordo raggiunto domenica scorsa (leggi notizia EFA News) "non è legalmente vincolante: è un impegno politico, una tabella di marcia". Dopo che inizieranno i negoziati per "ulteriori esenzioni", la Commissione rimane "determinata a raggiungere e garantire il numero massimo di esenzioni" sui dazi Usa "anche per prodotti tradizionali come vini e liquori"; per questi ultimi, tuttavia, non ci si aspetta che "siano inclusi tra il primo gruppo di esenzioni annunciate domani dagli Stati Uniti. Pertanto questo settore, come tutti gli altri settori economici, sarà soggetto al 15%".

"L'Unione Europea è pienamente convinta che gli Stati Uniti applicheranno il tetto tariffario generale concordato del 15%", ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per il Commercio Olof Gill nel briefing con la stampa. "È anche nostra piena consapevolezza che gli Stati Uniti applicheranno le esenzioni al tetto del 15%, come delineato dalla presidente von der Leyen domenica scorsa".

"Ciò significa", ha aggiunto Gill, "che da domani avremo l'immediata riduzione dei dazi per cui abbiamo lavorato così duramente, e quindi una posizione di stabilità e prevedibilità molto più solida per le imprese e i consumatori dell'Ue. Gli Stati Uniti hanno assunto questi impegni. Ora tocca a loro attuarli. La palla è nel loro campo. Per ulteriori esenzioni proseguono le trattative".

Il portavoce ha infine puntualizzato che "se tutto procede come previsto, ovviamente sospenderemo i dazi di ritorsione. Se abbiamo raggiunto un accordo, non abbiamo bisogno dei dazi di ritorsione. Quindi questa è la nostra posizione al riguardo. Posso dirvi con precisione quando entreranno in vigore le procedure legali, ma questa è certamente la nostra intenzione se tutto procede come previsto".

lml - 52710

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili