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Nielsen, a giugno cala il mercato pubblicitario

In Italia -4,8% a oltre 841 milioni di euro: alimentari settore più vivace per investimenti (+19,5%)

Gli investimenti pubblicitari in Italia a giugno sono calati del 4,8%, portando la raccolta pubblicitaria del primo semestre a un rialzo del +1%. È quanto emerge dai risultati Ad Intel di Nielsen relativi al mercato pubblicitario misurati in base all'audience.

"L'andamento complessivo degli investimenti pubblicitari a giugno 2025 in Italia mostra una contrazione del -4,8% rispetto a giugno 2024, attestandosi a 841.130 milioni di euro -spiega Luca Bordin, country Leader Italia di Nielsen-. Questa flessione era ampiamente prevedibile e va interpretata principalmente in relazione alla straordinaria spinta generata dagli Europei di calcio svoltosi a giugno 2024, un evento che storicamente convoglia ingenti risorse pubblicitarie, soprattutto sul mezzo televisivo. L'assenza di un evento di tale portata quest'anno crea un confronto sfavorevole con un periodo eccezionalmente performante dell'anno precedente".

A livello di investimenti sono solo 6 i settori merceologici in crescita nel mese di giugno: il contributo maggiore è portato da alimentari (+19,5%) e finanza/assicurazioni (+7,5%). In calo gli investimenti di distribuzione (-23,2%), turismo/viaggi (-27,4%) e automobili (-32,5%). Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, nel primo semestre 2025, l’andamento positivo ancora di alimentari (+10,2%), abitazione (+9,5%) e bevande/alcoolici (+9,1%). In calo invece distribuzione (-14,4%), gestione casa (-7,5%) e automobili (-5,1%).

“Analizzando l’andamento dei primi 5 settori -prosegue Bordin- si evidenzia che il comparto alimentari si distingue come l'unica eccezione, registrando una crescita robusta del +19,5% a giugno 2025. Gli altri 4 settori analizzati, automobili (-32,5%), distribuzione (-23.2%), farmaceutici (-2.2%) e gestione casa (-16.5%) mostrano tutti un andamento negativo a giugno 2025, ma questa flessione è direttamente riconducibile agli investimenti eccezionalmente elevati che questi settori avevano riversato nella pubblicità a giugno 2024, in concomitanza con gli Europei di calcio quando il segmento automobili era cresciuto del 66,6%), la distribuzione del 42,6%, i farmaceutici del 21,2% e la gestione casa del 55,1%". La contrazione, quindi, non segnala una crisi, ma piuttosto una normalizzazione degli investimenti dopo un periodo di spesa particolarmente rilevante".

"Se, da un lato -aggiunge Bordin- continua l’andamento positivo dell'indice di fiducia dei consumatori che è salito a 97,2 a luglio, rispetto al 96,1 di giugno toccando il livello più alto da febbraio, dall’altro lato si evidenzia un quadro generale più stabile per quanto riguarda le imprese, infatti l'indice composito del clima di fiducia delle imprese (IESI) è calato a 93,6 dal 93,9 del mese precedente".

"Nei prossimi mesi -prosegue l'esperto- capiremo meglio l’impatto che il recente accordo sui Dazi potrà avere sulle decisioni di investimento in pubblicità delle aziende. Comunque il quadro macroeconomico positivo ha consentito di accumulare un vantaggio nei primi 5 mesi di quest’anno rispetto all’anno precedente che ci consente di registrare un +1% nel primo semestre".

Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in calo nel mese di giugno del -12,5%, mentre il primo semestre chiude flat (+0,2%). I quotidiani e i periodici sono in calo rispettivamente del -11,5% (primo semestre -5,2%) e del -12,9% (primo semestre -8,2%). In calo anche la radio -3,5% (primo semestre +4,4%). 

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nel primo semestre 2025 chiude con un +2,6% (-2,4% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).
Segno positivo per l’Out of Home (Transit e Outdoor) che cresce nel primo semestre del 3,4% e per il Cinema che nel primo semestre segna un +5%, In calo il Direct Mail che segna un -6,1%.

Fc - 52740

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