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Fiducia in Italia, ING pessimista

Gli analisti sottolineano che il dato Istat conferma "fase interlocutoria per l’economia italiana"

I dati Istat relativi al mese di agosto (leggi notizia EFA News) sembrano confermare "una fase interlocutoria per l’economia italiana". Lo conferma Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, sui dati della fiducia in Italia ad agosto. "La fiducia dei consumatori è in calo -spiega Pizzoli-, mentre la stabilità dell’indice aggregato per le imprese nasconde andamenti divergenti fra il settore dei servizi, dove la fiducia migliora, e tutti gli altri, dove invece peggiora". 

Il calo della fiducia dei consumatori, tornata ai livelli di giugno, secondo l'esperto "poggia su un deterioramento sia del clima economico che di quello personale, e abbraccia sia la valutazione sulla situazione corrente che quella futura". 

Secondo Pizzoli "aumentano le attese sulla disoccupazione futura, anche se in misura contenuta e restano sostanzialmente stabili le intenzioni di acquisto di beni durevoli". Se la resilienza dell’occupazione e una dinamica inflazionistica contenuta "hanno consentito finora di proseguire nel percorso di recupero del potere d’acquisto, il contesto esterno ancora molto incerto continua verosimilmente a suggerire comportamenti di consumo prudenti". 

Il calo piuttosto marcato della fiducia delle imprese che operano nel commercio al dettaglio sembrerebbe suggerire che il terzo trimestre non vedrà un’accelerazione della dinamica dei consumi delle famiglie.

La fiducia nel manifatturiero arretra leggermente

Sul fronte delle imprese, il calo della fiducia delle imprese manifatturiere è contenuto e appare compatibile con una fase di sostanziale stagnazione del comparto. Migliorano leggermente i giudizi sugli ordini, grazie alla componente domestica, ma l’aumento delle scorte di prodotti finiti condiziona negativamente le attese circa la produzione futura. La partenza di un nuovo ciclo di accumulazione delle scorte sembra ancora una volta rimandata. 

Il tema dei dazi americani, aggiunge Pizzoli, "che colpisce più direttamente alcuni settori, continua ad incidere sulla visibilità della domanda futura, condizionando le decisioni di investimento". Un futuro miglioramento appare per il momento legato ad un aumento di domanda alimentato dai progetti di investimento previsti in Germania dal nuovo corso del governo Merz.

Ancora in calo la fiducia nel settore delle costruzioni
È proseguito in agosto, in misura relativamente contenuta, il calo della fiducia nel settore delle costruzioni, con una tenuta della componente edilizia residenziale ed un deterioramento di quella nei settori dell’ingegneria civile e dei lavori specializzati. L’eliminazione del Superbonus si sta per il momento rilevando meno penalizzante di quanto temuto sull’attività di costruzione, mentre ls spinta attesa dall’implementazione degli investimenti infrastrutturali previsti dal PNRR non ha probabilmente raggiunto il suo picco.

Migliora invece la fiducia nei servizi

In agosto la nota positiva, sottolinea l'esperto di Ing, arriva dal fronte dei servizi, dove "la fiducia aumenta nei servizi di trasporto e comunicazione e scende nei servizi turistici". Il calo della fiducia nei servizi turistici supporta la percezione che la stagione estiva non sia stata sinora particolarmente soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda la domanda domestica. Evidenza aneddotica e indicazioni dalle associazioni degli operatori segnalerebbero invece una buona dinamica della componente estera.

L’economia fatica ad avviare una fase di ripresa

Nel complesso, dice Pizzoli, "i dati di oggi sembrerebbero confermare le difficoltà dell’economia italiana ad avviarsi ad una fase di ripresa, nonostante la normalizzazione della stance di politica monetaria della BCE". 

Dal lato dell’offerta, il comparto manifatturiero continua una fase di sostanziale stagnazione e l’onere della crescita resta per il momento sulle spalle dei servizi. 

Sul fronte della domanda, nell’immediato il ruolo di traino della crescita sembra limitato ai consumi e agli investimenti, entrambi condizionati da un contesto esterno ancora molto incerto. 

"Avremo domani la stima completa dei dati del PIL del secondo trimestre -conclude Pizzoli- che a livello di stima preliminare aveva segnalato una contrazione trimestrale dello 0.1%. Sulla base dei dati ad ora disponibili stimiamo un lieve miglioramento nel terzo trimestre, con una crescita media annua dello 0.5%".

Fc - 53143

EFA News - European Food Agency
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