Antico Caffè Greco: sfratto gestore diventa esecutivo
Al centro della controversia legale alcuni beni di interesse culturale all'interno dello storico locale romano

Il contenzioso sull'Antico Caffè Greco è arrivato a una svolta. Nella giornata odierna è previsto lo sfratto esecutivo dell'attuale gestione dello storico locale romano fondato nel 1760, e la cui proprietà è l'Ospedale Israelitico di Roma.
La sentenza di sfratto è stata pronunciata nel luglio 2024 dalla Corte di Cassazione, che riconosceva così il diritto dell'Ospedale Israelitico di rientrare in possesso dei locali. Il contratto di locazione di cui erano titolari i coniugi Carlo Pellegrini e Flavia Iozzi è scaduto nel 2017.
Il Caffè Greco è un locale di interesse storico-culturale formalmente riconosciuto dal 1953, pertanto la proprietà contesta alla gestione la rimozione di alcuni mobili e quadri d'epoca: i gestori affermano che tali beni sono stati "spostati temporaneamente" per ragioni "legate alla sicurezza dell’impianto elettrico", tuttavia, affermano, "sono nostri, li abbiamo comprati”.
"Ad ogni modo", replica Ugo Limentani, avvocato dei proprietari, "qualora anche siano loro gli effettivi proprietari, gli arredi devono tornare alla loro storica sede, e poi i gestori saranno indennizzati”.
Da parte sua, Pellegrini commenta: “Magari ci sposteremo temporaneamente da un’altra parte, comunque questa storia non finisce domani. Il rischio semmai è che ognuna delle parti metta il proprio veto e il locale resti chiuso ancora molto tempo”. Il gestore ha anche rivelato: "Abbiamo fatto un’offerta di affitto annuale più alta di quanto previsto dal loro piano di risanamento ma l’hanno rifiutata”. E aggiunge: "Ci faremo trovare con i nostri avvocati, certamente, dopo 8 anni che combattiamo questa battaglia”.
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