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Antico Caffè Greco: sequestrate opere d'arte

Gestore indagato per averle rimosse senza autorizzazione. Sfratto operativo dopo il 26 novembre

La vicenda della chiusura dell'Antico Caffè Greco (leggi notizia EFA News) si arricchisce di un nuovo controverso capitolo. Carlo Pellegrini, gestore dello storico locale nel centro di Roma, è indagato per aver rimosso "senza l’autorizzazione prescritta, depositandoli in locali nella sua disponibilità a Roma in via della Mercede e in via Otranto" una serie di mobili preziosi. Si tratta di arredi, dipinti e suppellettili, sottoposti a vincolo e dichiarati di interesse culturale, sottoposti a sequestro dai Carabinieri dietro provvedimento della Procura di Roma.

"In sede di ispezione funzionari del ministero hanno riscontrato che gli arredi, i quadri, le suppellettili, già presenti all’interno dello storico locale erano stati trasferiti senza alcuna comunicazione preventiva né autorizzazione nei due locali di proprietà dell’indagato", si legge nel decreto di sequestro preventivo. Il gip Paolo Scotto di Luzio ha disposto che “sul piano del pericolo cautelare va impedita la definitiva dispersione dei beni o che siano possibili attività ulteriori tali da vanificare gli effetti del vincolo posto sui beni”.

All'atto del sequestro, i Carabinieri del Tpc e della Soprintendenza Abap di Roma, coordinati dalla procura di Roma, hanno agevolato un nuovo inventario dei beni, disponendone la custodia in luogo sicuro, in attesa che di venire ricollocati per la pubblica fruizione. Tra di essi, figurano: dipinti, sculture ed oggetti di antiquariato di epoca settecentesca.

Nel frattempo, lo sfratto del gestore è stato rimandato a data da destinarsi, comunque dopo il 26 novembre. "È giusto che le parti tutelino i propri diritti e facciano tutto ciò che è necessario", ha dichiarato, al termine della trattativa con il gestore, Antonio Maria Leozappa, commissario straordinario dell’Ospedale Israelitico, proprietario dell'Antico Caffè Greco. "Quello che è fondamentale è che le istituzioni comprendano, nel rispetto della loro autonomia, che il tempo è nemico sia del Caffè Greco, che inizia a essere in condizioni di degrado, sia dell’ospedale che si trova in una situazione di concordato. Il prorogarsi continuo delle decisioni è un pericolo", ha aggiunto il commissario straordinario.


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EFA News - European Food Agency
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