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Rca veicoli agricoli: emendamenti bipartisan per esonero obbligo

Dal luglio 2024 è prescritta la copertura anche per macchine inattive e/o non immatricolate

Cinque emendamenti al disegno di legge “Imprese” (AS 1484), presentati da senatori appartenenti a diverse forze politiche, riaccendono la speranza di una soluzione concreta al nodo dell’obbligo assicurativo Rca per i veicoli agricoli e operatrici che operano esclusivamente in aree private. Una problematica che si protrae da quasi due anni e che, a partire da luglio 2024, ha reso obbligatoria la copertura assicurativa anche per macchine ferme, non immatricolate e collocate in aree aziendali, fondi agricoli, cantieri, piazzali e magazzini, senza che il mercato assicurativo potesse rendere disponibili strumenti tecnici idonei per adempiere a tale obbligo.

I cinque emendamenti a firma Maria Nocco e Anna Maria Fallucchi (Fratelli d’Italia), Meinhard Durnwalder e Pietro Patton (Autonomie), Silvia Fregolent (Italia Viva), Giorgio Maria Bergesio e Mara Bizzotto (Lega) e Francesco Giacobbe (Partito Democratico) prevedono di estendere esplicitamente la deroga all’obbligo Rca anche alle macchine agricole e operatrici utilizzate esclusivamente in terreni agricoli, cantieri di lavoro, aree aziendali private, comprese quelle di aziende agricole e zootecniche, piazzali, magazzini e spazi a uso esclusivo di costruttori, rivenditori e noleggiatori.

“Dopo mesi di silenzio istituzionale e in attesa del confronto tecnico con i ministeri interessati, invocato sin da principio, accogliamo con favore il deposito di questi emendamenti, che finalmente raccolgono le richieste avanzate da tempo da tutto il mondo della meccanizzazione agricola", dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio. "La nostra richiesta è semplice: se un mezzo agricolo non circola su strada, non può essere trattato come un veicolo stradale. Il principio è già stato riconosciuto in parte per carrelli elevatori o mezzi operanti in aree portuali e aeroportuali, ed è giusto ed equo che venga esteso anche al comparto agricolo e agromeccanico”.

Alla maggioranza di governo, Borio chiede "coerenza", in quanto "non si può continuare ad aggravare le imprese agricole e agromeccaniche con costi e sanzioni sproporzionati, soprattutto per veicoli fermi, in spazi non aperti al pubblico e già coperti da altri sistemi assicurativi. È il momento di fare chiarezza una volta per tutte, evitando interpretazioni divergenti e tutelando davvero sia gli operatori che i cittadini”.

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EFA News - European Food Agency
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