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Acetaie Aperte: edizione 2025 si allarga a una settimana

Appuntamento a Modena dal 26 settembre al 4 ottobre prevede un pubblico sempre più vasto

Si scaldano i motori per l’edizione 2025 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da “Le Terre del Balsamico”, Consorzio di secondo grado di cui fanno parte il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, presentato questa mattina nella Sala di Rappresentanza del Comune di Modena nel corso della conferenza stampa che ha visto protagonisti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, il vicepresidente del Consorzio Le Terre del Balsamico Mariangela Grosoli, il vice presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Sabrina Federzoni, il consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Michele Montanari.

Quella presentata questa mattina è una 24° edizione rinnovata e ampliata di dell’evento che già dal 2002 apre le porte dei luoghi di produzione al pubblico con degustazioni, visite guidate ed eventi collaterali. Non più la sola ultima domenica di settembre, si passa infatti ad una settimana intera di eventi, dal 26 settembre al 4 ottobre, dislocati in più location, tra cui anche il Teatro Comunale di Modena Pavarotti – Freni e la Biblioteca Civica Delfini.

“Quella di Modena", ha affermato Mariangela Grosoli, vicepresidente de Le Terre del Balsamico, "è la provincia italiana con maggior numero Dop e Igp a livello nazionale, e una delle più incisive dell’intero comparto food. Pertanto Acetaie Aperte si conferma vetrina per il Balsamico Dop e Igp, ma non solo. Anche come strumento per promuovere l’intero territorio modenese: la “Settimana Balsamica” aspira infatti a coniugare tutti gli asset strategici del turismo modenese, dall’agroalimentare al sito Unesco, dal Belcanto all’automotive. Di base, la storia e le storie dell’Aceto Balsamico di Modena continueranno ad essere in primo piano in questo evento che nel tempo si è evoluto diventando un volano di sviluppo reale per il turismo enogastronomico sul Territorio. Nel corso degli anni", ha aggiunto, "c’è stato un innalzamento della qualità dell’offerta da parte delle aziende per Acetaie Aperte, e parimenti un accrescimento dell’interesse da parte del pubblico. Anche per questo motivo, la manifestazione è stata ripensata per dare una opportunità di scelta più ampia per i visitatori”.

"Questa unione tra l'Aceto Balsamico di Modena e il belcanto è un connubio di grande naturalezza", ha commentato il sindaco Mezzetti, "perché stiamo parlando di forme d'arte dato che l'enogastronomia di qualità ha molto a che fare con la nostra cultura. Bentornata quindi a questa manifestazione che allarga la sua durata e porterà a Modena anche molti turisti curiosi e attenti a queste tematiche".

Tante novità in cantiere dunque, fermo restando che il fulcro di Acetaie Aperte continueranno ad essere i luoghi di produzione, con i produttori che apriranno come sempre le porte ai visitatori per far conoscere i luoghi di produzione del cosiddetto “Oro Nero” – quest’anno nella giornata di domenica 28 settembre saranno oltre 45 le acetaie aderenti - attraverso visite guidate e degustazioni delle diverse tipologie di Aceti Balsamici di Modena Igp e Tradizionale Dop sia in purezza che in abbinamento a prodotti tipici del territorio”.

Ma la vera novità saranno proprio le collaborazioni messe in campo, a partire da quella con il Teatro Comunale di Modena Pavarotti - Freni dove venerdì 26 settembre si aprirà la rinnovata settimana di Acetaie Aperte con una delle opere più rappresentative, la “Bohème”. E dove, per ribadire la centralità del turismo e dei suoi asset, sabato 27 verrà presentato in anteprima – con tanto di tavola rotonda con rappresentanti delle Istituzioni nazionali - il primo Osservatorio “Turismo & Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e di Modena Igp”, in collaborazione con Roberta Garibaldi, presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e autore del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.

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EFA News - European Food Agency
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