Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Sudan. Fao sostiene campagna vaccinazioni del bestiame

Per contrastare malattie animali e salvaguardare la sussistenza dei pastori

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), in collaborazione con il governo del Sudan, ha lanciato la campagna nazionale 2025 di vaccinazione del bestiame per salvaguardare i mezzi di sussistenza di oltre tre milioni di pastori e agropastori in tutto il Paese, alle prese con una grave crisi alimentare.

L'iniziativa, che si svolgerà da ottobre 2025 a gennaio 2026, mira a proteggere circa 9,4 milioni di animali da malattie animali transfrontaliere e zoonotiche altamente contagiose e mortali, con particolare attenzione alla peste dei piccoli ruminanti (Ppr), al vaiolo ovicaprino (Sgp), alla pleuropolmonite contagiosa bovina (Cbpp), alla peste equina (Ahs) e al carbonchio.

Il bestiame è la spina dorsale dell'economia rurale del Sudan e garantisce a milioni di persone sicurezza alimentare e nutrizionale, reddito e mezzi di sussistenza. Mandrie sane sono inoltre fondamentali per mantenere la posizione del Paese come uno dei maggiori esportatori di bestiame della regione, generando preziosi guadagni in valuta forte. La campagna di vaccinazione dovrebbe generare benefici indiretti per i consumatori nazionali e regionali di proteine animali, nonché per i fornitori di servizi zootecnici in tutto il Sudan e nei paesi arabi e del Golfo limitrofi.

"Questa campagna di vaccinazione giunge in un momento critico, in cui il Sudan si trova ad affrontare una crisi di insicurezza alimentare in peggioramento", ha dichiarato Hongjie Yang, rappresentante della Fao in Sudan. "Proteggere la salute degli animali è essenziale non solo per salvaguardare i mezzi di sussistenza delle famiglie di pastori e agropastori, ma anche per garantire la disponibilità di latte, carne e reddito da cui dipendono milioni di persone. Con il supporto dei nostri partner", ha aggiunto Yang, "non stiamo solo proteggendo le mandrie, ma stiamo anche rafforzando la sicurezza alimentare, la nutrizione e l'economia nazionale".

Tale campagna di vaccinazione è una risposta alla crescente crisi alimentare in Sudan. Secondo l'ultima analisi dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), la carestia è stata confermata in alcune parti del Sudan, tra cui i campi di Zamzam, Abu Shouk e Al Salam nel Darfur settentrionale, e nei Monti Nuba occidentali, sia per i residenti che per gli sfollati interni (IDP). Si stima che circa 24,6 milioni di persone affronteranno livelli di insicurezza alimentare acuta pari a Crisi o peggiori (Fase Ipc 3 o superiore), tra cui almeno 638.000 persone in stato di Catastrofe (Fase Ipc 5) entro maggio 2025.

Per superare le difficoltà di accesso, la Fao sta sperimentando per la prima volta la distribuzione transfrontaliera di vaccini in Darfur e nel Kordofan Occidentale attraverso il Ciad, in stretta collaborazione con l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha) e la Fao Ciad. Questo approccio è progettato per garantire che i vaccini raggiungano le comunità vulnerabili nelle aree di difficile accesso.

La campagna è stata resa possibile grazie al sostegno dell'Unione Europea, dell'Agenzia svizzera per lo sviluppo e la cooperazione (Dsc), dell'Agenzia svedese per la cooperazione internazionale allo sviluppo (Sida), dell'Agenzia cinese per la cooperazione internazionale allo sviluppo (Cidca), del Fondo speciale per le attività di emergenza e riabilitazione (Sfera) della Fao e ai contributi di altri donatori.

lml - 53687

EFA News - European Food Agency
Simili