La Commissione Ue propone sanzioni a Israele
Per sospendere disposizioni commerciali dell'Accordo euromediterraneo: in ballo 42,6 miliardi di import-export

La Commissione Ue, a seguito dell'annuncio della presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione, ha presentato al Consiglio la sua proposta di sospendere alcune disposizioni commerciali dell'Accordo di associazione tra l'UE e Israele, nonché le sue proposte di sanzioni contro Hamas, i ministri estremisti e i coloni violenti.
La Commissione sospende, inoltre, il suo sostegno bilaterale a Israele, ad eccezione del sostegno alla società civile e a Yad Vashem. Concretamente, sottolinea il comunicato di Bruxelles, "ciò incide sui futuri stanziamenti annuali tra il 2025 e il 2027, nonché sui progetti di cooperazione istituzionale in corso con Israele e sui progetti finanziati nell’ambito dello strumento regionale di cooperazione UE-Israele".
Le proposte, spiega la nota, "fanno seguito a un esame del rispetto da parte di Israele dell'articolo 2 dell'Accordo euromediterraneo, da cui è emerso che le azioni intraprese dal governo israeliano rappresentano una violazione di elementi essenziali relativi al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici. Ciò autorizza l’UE a sospendere unilateralmente l’accordo".
La sospensione riguarda "le principali disposizioni commerciali dell’accordo e, in pratica, significa che le importazioni da Israele perderanno il loro accesso preferenziale al mercato dell’UE. A queste merci verranno quindi addebitati dazi al livello applicato a qualsiasi altro paese terzo con il quale l’UE non ha un accordo di libero scambio".
L’Ue è il principale partner commerciale di Israele e nel 2024 rappresentava il 32% del commercio totale di beni di Israele con il mondo. Israele è il 31° partner commerciale dell'UE. Il commercio totale di beni tra UE e Israele nel 2024 cuba 42,6 miliardi di euro, le importazioni dell'UE da Israele ammontavano a €15,9 miliardi, guidate da:
- macchinari e mezzi di trasporto (€7 miliardi, 43,9%)
- prodotti chimici (€2,9 miliardi, 18%)
- altri prodotti manifatturieri (€1,9 miliardi, 12,1%).
Le esportazioni dell'UE verso Israele ammontavano a €26,7 miliardi ed erano dominate da: - macchinari e mezzi di trasporto (€11,5 miliardi, 43%),
- prodotti chimici (€4,8 miliardi, 18%)
- altri prodotti manifatturieri (€3,1 miliardi, 11,7%).
Nel 2023 gli scambi di servizi tra UE e Israele ammontavano a €25,6 miliardi (importazioni UE €10,5 miliardi ed esportazioni €15,1 miliardi).
Il sostegno finanziario dell'UE a Israele è coperto dallo strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) Global Europe (NDICI-GE) per il periodo 2021-2027. In questo contesto, Israele avrebbe dovuto ricevere una media di €6 milioni all’anno nell’ambito dell’attuale QFP tra il 2025 e il 2027.
Inoltre, l'UE sospenderà anche i progetti di cooperazione istituzionale, compresi i programmi di gemellaggio e i progetti nell'ambito dello strumento di cooperazione regionale UE-Israele a beneficio di Israele nella regione nel contesto degli accordi di Abraham. L'importo da sospendere è di circa €14 milioni.
Nello specifico, le violazioni a cui fa riferimento l'Ue si riferiscono "al rapido deterioramento della situazione umanitaria a Gaza in seguito all’intervento militare di Israele, al blocco degli aiuti umanitari, all’intensificazione delle operazioni militari e alla decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento nella cosiddetta area E1 della Cisgiordania, il che mina ulteriormente la soluzione dei due Stati".
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “gli orribili eventi che si verificano quotidianamente a Gaza devono cessare. È necessario un cessate il fuoco immediato, l’accesso illimitato a tutti gli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L’Unione Europea rimane il principale donatore di aiuti umanitari e un incrollabile sostenitore della soluzione dei due Stati”.
Prossimi passi
Sospensione delle disposizioni commerciali. La Commissione propone una decisione del Consiglio relativa alla sospensione di alcune disposizioni dell'accordo relative al commercio che rientrano nella politica commerciale comune dell'Unione. Il Consiglio deve adottare la decisione a maggioranza qualificata. La decisione entrerà in vigore alla data della sua adozione.
Una volta adottata la decisione, il Consiglio di associazione UE-Israele verrà informato della sospensione. La sospensione avrà effetto 30 giorni dopo la notifica al Consiglio di associazione.
Il pacchetto è composto da 4 progetti di atti giuridici con 9 proposte di inserimento nell'elenco contro i ministri e i coloni (nell'ambito del regime globale di sanzioni per i diritti umani dell'UE), nonché da un pacchetto rafforzato di inserimenti nell'elenco contro 10 membri del politburo di Hamas, basato su un nuovo criterio di inserimento nell'elenco nell'ambito del regime di sanzioni di Hamas. Il Consiglio deve ora approvare la decisione all'unanimità.
L'Accordo
L'accordo euromediterraneo istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e lo Stato di Israele, dall'altra. L'articolo 2 dell'Accordo euromediterraneo prevede che “le relazioni tra le Parti, nonché tutte le disposizioni dell'Accordo stesso, siano basate sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici, che guidano la loro politica interna e internazionale e costituiscono un elemento essenziale del presente Accordo”.
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