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CLARA MOSCHINI

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Sequestri e multe al Cheese di Bra

Ispezioni dei Carabinieri in materia agroalimentare e di tutela dei rapporti di lavoro: sanzioni per oltre 23 mila euro

Non è stato un "tranquillo weekend" quello appena trascorso alla fiera Cheese di Bra in provincia di Cuneo, il grande evento internazionale biennale dedicato ai formaggi a latte crudo svoltosi dal 19 al 22 settembre. I reparti specializzati in materia agroalimentare e di tutela dei rapporti di lavoro, infatti, hanno sottoposto a verifiche diverse attività, sia espositori giunti a Bra per la manifestazione, che attività stanziali del centro cittadino. Complessivamente, i controlli hanno portato a diverse contestazioni di sanzioni amministrative per un totale di euro 23.033

I Carabinieri del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale ed Alimentare (NIPAAF) del Gruppo Forestale di Cuneo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo (NIL) hanno svolto controlli su alcuni espositori di ditte produttrici di formaggi e presso bar cittadini: dai controlli è emersa la violazione della normativa in materia di etichettatura e tracciabilità degli alimenti.

Il risultato delle indagini è stato il sequestro di 7 kg di prodotti tra cui anche del formaggio fresco, poiché "posto in vendita in assenza di etichettatura". Inoltre, all’interno di alcuni locali, i militari "rinvenivano prodotti scaduti quali carne, mozzarelle, pasta per pizza, lievito e latte". I prodotti irregolari sono stati posti sotto sequestro e sono state interessate le autorità quali ASL e ICQRF di Torino, al fine di consentire l’adozione dei provvedimenti di competenza. 

Dalle verifiche che riguardano la tutela del lavoro, è emerso l’impiego da parte di una ditta di cibo “street food” di 3 lavoratori “in nero”: i tre costituivano, di fatto, la totalità dei lavoratori occupati dalla stessa ditta nei cui confronti scattava il provvedimento di sospensione dell’attività cosi come previsto dalla vigente normativa. I militari hanno inoltre, disposto l’allontanamento dei lavoratori che, vista l’assenza di contratto, non risultavano in regola neppure sotto l’aspetto della sicurezza sui luoghi di lavoro e pertanto erano considerati "esposti a rischi". Sono tuttora in corso gli accertamenti sui restanti lavoratori occupati dalle restanti aziende controllate nel corso dell’evento.

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EFA News - European Food Agency
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