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Olio Evo: un toccasana per tanti mali "contemporanei"

Riduce del 30% il rischio di infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare

L’olio extravergine di oliva è l’alimento più studiato al mondo per le sue proprietà salutistiche: un concentrato naturale di polifenoli e acido oleico che la comunità scientifica riconosce come cardine della dieta mediterranea e alleato prezioso nella prevenzione delle malattie croniche. Non a caso, l’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e la Fda (Food and Drug Administration, l’agenzia statunitense che regolamenta alimenti e farmaci) hanno approvato indicazioni salutistiche ufficialmente riconosciute per le molecole contenute nell’olio Evo, confermandone il ruolo unico tra gli alimenti funzionali.

Proprio per valorizzare questo legame tra alimentazione e salute, la seconda edizione di Evolio Expo – in programma dal 29 al 31 gennaio 2026 alla Fiera del Levante di Bari – dedicherà un intero percorso tematico a “Olio e Salute”. La manifestazione, organizzata da Senaf per conto di Nuova Fiera del Levante, con il sostegno del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, di Pugliapromozione e dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, ritornerà a essere il punto d’incontro tra produttori, buyer, istituzioni, operatori della filiera e comunità scientifica.

Un’evidenza tra le più significative arriva dallo studio europeo Predimed, che ha seguito 7.447 persone ad alto rischio cardiovascolare per circa cinque anni. I risultati hanno dimostrato che l’adozione di una dieta mediterranea arricchita con olio Evo riduce del 30% il rischio di infarto miocardico, ictus o morte cardiovascolare.

“La scienza ci dice chiaramente che l’olio extravergine è l’elemento chiave della dieta mediterranea per la protezione cardiometabolica", sottolinea Marisa Lisa Clodoveo, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Bari –. Non basta però dire che ‘l’olio fa bene’: occorre insegnare ai consumatori a leggere le etichette, a riconoscere la presenza di polifenoli e acido oleico, e a distinguere un vero alimento funzionale da un semplice condimento”.

Se l’olio Evo è riconosciuto come alimento funzionale, la sua integrazione nelle politiche di salute pubblica appare ancora limitata. “Le attività di divulgazione sono state tante", continua la professoressa Clodoveo, "ma spesso con un approccio generico, che non aiuta a distinguere tra un condimento qualsiasi e un olio realmente ricco di molecole bioattive. Perché diventi uno strumento concreto di prevenzione, serve una comunicazione mirata e scientificamente precisa, capace di trasformare i messaggi in strumenti pratici per i cittadini”.

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EFA News - European Food Agency
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