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Coop /2. Educazione affettiva: sì a supporto psicologico a scuola

Latini (presidente): “Fondamentale diffondere una cultura preventiva contro la violenza di genere"

La presenza dello psicologo a scuola (leggi notizia EFA News) risulta particolarmente gradita da un genitore su due interpellato nella survey dello scorso febbraio “La scuola degli affetti” che ha dato il via alle azioni successive di Coop. In quella survey sempre un genitore su due immagina il percorso dell’educazione alle relazioni già in essere dalla scuola elementare e affidato appunto a figure professionali le cui capacità e conoscenze sono riconosciute.  E se volessimo avere la cartina tornasole tra coloro, seppur una minoranza, che non vogliono l’educazione alle relazioni come materia scolastica obbligatoria il motivo principale evidenziato nella stessa survey per il 49% è proprio il timore che possa essere trattata con superficialità.

Tra i banchi, insomma, molte le competenze richieste. Una fotografia della realtà che appare lontana dalle ultime disposizioni in materia promosse dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che non aprono sul principio dell’obbligatorietà di questa materia (l’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non averla) e introducono il vincolo dell’approvazione delle famiglie per quelle iniziative di formazione su questa materia peraltro a carattere puramente extracurricolare e dunque lasciate alla libera offerta dei singoli istituti scolastici. 

"Offrire l'opportunità di un supporto psicologico scolastico significa rafforzare la scuola come presidio di sviluppo umano, non solo di apprendimento. Confidiamo che tanti soci e clienti vogliano firmare la proposta di Legge di iniziativa popolare così da arrivare al traguardo delle 50mila firme”, afferma Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze. 

“Diffondere una cultura contro la violenza di genere e agire in forma preventiva è fondamentale. Gli episodi di cronaca ci mettono di fronte a situazioni di disagio sempre più frequenti di fronte alle quali non si può rimanere inerti", sostiene Maura Latini, presidente Coop Italia- Non deve stupire che le cooperative di consumatori si impegnino in tal senso nell’ambito di “Close the Gap”, un impegno giunto al quinto anno sui temi della parità e inclusione di genere,  e che assieme al Comitato Promotore sostengano la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Diritto a stare bene”, perché Coop è da sempre un soggetto collettivo in grado di coniugare logiche economiche e responsabilità sociale. Crediamo che questa proposta di legge vada nella direzione giusta e includa un intervento non più procrastinabile rivolto alle giovani generazioni”.

Si può firmare anche digitalmente al seguente link: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/3900020

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EFA News - European Food Agency
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