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Commercio estero: stimata flessione import ed export ad agosto

Crescita tendenziale per alimentari e bevande nei primi 8 mesi dell'anno /Allegato Istat

Ad agosto 2025 si stima una flessione congiunturale più ampia per importazioni (-3,7%) rispetto alle esportazioni (-2,7%). La diminuzione su base mensile dell’export si deve all’ampia contrazione delle vendite verso l’area extra Ue (-7,7%), mentre le esportazioni verso l’area Ue crescono del 2,1%.

Nel trimestre giugno-agosto 2025, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,2%, l’import registra una modesta riduzione (-0,3%).

Ad agosto 2025 l’export flette su base annua dell’1,1% in termini monetari e del 2,8% in volume. La flessione tendenziale dell’export in valore è sintesi di una marcata contrazione per i mercati extra Ue (-7,0%) e di una crescita sostenuta, ma di minore intensità, per quelli Ue (+5,4%). L’import registra una flessione tendenziale del 3,0% in valore, determinata dalla riduzione degli acquisti da entrambe le aree, Ue (-3,0%) ed extra Ue (-2,9%); in volume, le importazioni diminuiscono del 4,1%.

Tra i settori che più contribuiscono alla flessione tendenziale dell’export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a) (-5,6%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (-19,8%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-9,5%). Crescono su base annua solo le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+15,1%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+14,0%), coke e prodotti petroliferi raffinati (+11,4%) e, in misura molto più contenuta, quelle di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+0,7%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla flessione dell’export nazionale sono Stati Uniti (-21,1%), Turchia (-25,9%) e Cina (-16,3%). All’opposto, Francia (+20,6%), Spagna (+9,4%), Paesi Bassi (+13,5%), Regno Unito (+7,3%) e Belgio (+8,8%) forniscono i contributi positivi più ampi.

Nei primi otto mesi del 2025, l’export registra una crescita tendenziale del 2,6%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+34,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12,1%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti e prodotti alimentari, bevande e tabacco (per entrambi +4,8%). Per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni nelle vendite: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,6%) e autoveicoli (-9,3%).

Il saldo commerciale ad agosto 2025 è pari a +2.050 milioni di euro (era +1.335 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico si riduce da -4.120 milioni di agosto 2024 a -3.431 milioni di agosto 2025. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a +5.481 milioni di euro, si mantiene sostanzialmente stabile rispetto a un anno prima (+5.454 milioni).

Nel mese di agosto 2025 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,6% su base mensile e del 3,0% su base annua (come a luglio).

Allegati
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EFA News - European Food Agency
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