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Remy Cointreau, semestre debole

Il gruppo dei liquori chiude con fatturato in calo del 4,2%: colpa della performance negativa in Cina

Fatturato in calo del -4,2% nel primo semestre. È questo il dato principale del bilancio del primo semestre 2025-2026 di Remy Cointreau chiuso con un giro d'affari a 489,6 milioni di euro da 568,5 milioni di un anno prima. Il solo secondo trimestre, con un -11% di fatturato a 281,9 milioni di euro, segna il punto più basso dell'anno, secondo quanto annunciato dalla società spirit francese che giustifica la performance negativa "in particolare", con gli "effetti negativi della fasatura in un contesto economico ancora complesso". 

Sono comunque contrastanti le tendenze dei numeri a seconda delle regioni: le Americhe, per esempio, area che, in complesso, registra vendite in rialzo del +12,8%, sono "in forte crescita nelle vendite di cognac per il secondo trimestre consecutivo". L'Apac è "in calo nelle vendite" del -14,8%, penalizzate "dalle condizioni di mercato più difficili in Cina, da un notevole impatto calendariale legato allo slittamento di tre settimane del Mid-Autumn Festival e da alcune perturbazioni nel settore Travel Retail". Infine la regione Emea ha registrato un calo delle vendite del -9,2%, riflettendo principalmente la forte pressione concorrenziale e un consumo complessivamente modesto.

Rémy Cointreau ha registrato nel secondo trimestre un calo delle vendite organiche di cognac (che  rappresenta la maggior parte delle vendite del gruppo) del 13,5% a 178,2 milioni di euro, performance negativa trainata principalmente dall'area Apac. Le vendite della divisione liqueurs and spirits sono diminuite del 5,3% su base organica, attestandosi a 100 milioni di euro.  

Nei primi sei mesi, le vendite di cognac sono diminuite del 7,6% su base organica, attestandosi a 300 milioni di euro, con un calo del 17,4% rispetto alla prima metà dell'anno fiscale 2019-2020. Le vendite organiche della divisione liquori e distillati sono aumentate del 4,1% rispetto all'anno fiscale 2024-25, raggiungendo i 182,7 milioni di euro, con una crescita del 43,7% rispetto alla prima metà del 2019-20.

In base a questo andamento, soprattutto in base al "deterioramento" del mercato in Cina e del mercato "più debole del previsto" negli Stati Uniti, sono stati rivisti al ribasso gli obiettivi 2025-26: il fatturato è previsto in crescita organica tra stabile e low-single-digit (rispetto a una crescita mid-single-digit precedentemente prevista). 

Fc - 54943

EFA News - European Food Agency
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