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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo /2. Sorprendente performance economica dell'Abruzzo

Agroalimentare tra i settori trainanti dell'export regionale di cui gli Usa sono la colonna portante

A margine dell'incontro su scenario e trend economici dell'Abruzzo (leggi notizia EFA News), Intesa Sanpaolo ha illustrato il focus sulle filiere e i distretti industriali della Regione. In Abruzzo negli ultimi anni si è registrato un buon recupero nell’andamento del Pil, che ha portato l’evoluzione regionale ad allinearsi a quella nazionale. Le esportazioni regionali hanno superato i livelli del 2019 (+8,9% a prezzi correnti). Al netto del settore automotive, l’evoluzione sarebbe stata migliore anche nel confronto con la media italiana (+58,4% vs +29,8%). Anche i flussi turistici hanno mostrato un buon andamento rispetto al 2019 (+16% vs media italiana del +7%) grazie alle presenze degli italiani, che rappresentano l’85% del totale.

Allungando l’orizzonte temporale ad oltre un decennio, si può osservare nella composizione dell’export regionale una riallocazione tra specializzazioni “storiche” che hanno visto calare i flussi (in primis automotive e sistema moda) ed altri settori che invece sono cresciuti in maniera molto marcata, come farmaceutica (divenuto primo settore per export della regione), ma anche agro-alimentare, chimica e motocicli, che insieme alla meccanica, hanno sostenuto le vendite sui mercati esteri anche nel primo semestre del 2025.

L’Abruzzo, infatti, nei primi sei mesi del 2025 ha fatto meglio della media italiana, con una crescita delle esportazioni del 10,1% (rispetto al 2,1% del dato nazionale). Analizzando i bilanci delle imprese manifatturieri abruzzesi, emerge una crescita sostenuta del fatturato nel 2023, sia rispetto all’anno precedente (+3,9%), sia rispetto al 2019 (+31,6%). La crescita è diffusa in tutti i principali settori e in tutte le dimensioni aziendali ed è in rafforzamento anche la redditività. La marginalità è significativamente superiore per quelle imprese che hanno effettuato investimenti in innovazione, qualità, certificazioni ambientali, fonti energetiche rinnovabili, rispetto a chi non ha intrapreso queste scelte strategiche.

Alla luce di tale contesto le sfide per il territorio abruzzese sono favorire una crescita più diffusa e continuare a investire sempre di più in innovazione; se la vocazione manifatturiera e la propensione all’export dell’Abruzzo è abbastanza allineata alla media italiana, la percentuale di domande di brevetto presentate si ferma al di sotto.

Il mercato americano è importante per l’economia abruzzese, in particolare per alcuni settori: farmaceutica, elettronica, agro-alimentare, meccanica, mobili, per il quali il peso delle esportazioni verso gli Usa sul totale esportato dal settore è superiore al 15% , ma le imprese si stanno orientando sempre di più verso la ricerca di nuovi mercati, guardando alla nuova geografia dell’export, che vede crescere in termini di opportunità Paesi del Golfo, India e Nord Africa, ma anche l’Europa Occidentale da sempre partner storico per le esportazioni italiane.

Le nuove strategie non guardano solo ai mercati: in un contesto incerto e complesso, la gestione dei rischi è sempre più una priorità, insieme alla ricerca di efficienza, innovazione e fonti energetiche rinnovabili. Un sostegno può venire dalla crescente diffusione attesa dell’AI, per la quale il maggior ostacolo all’adozione resta la mancanza di competenze, ma la cui applicazione in modalità evoluta può migliorare la produttività, l’efficienza e favorire la gestione dei rischi. Vanno infine risolte le criticità del mercato del lavoro, migliorando la partecipazione femminile, puntando sulla formazione terziaria e migliorando la capacità di trattenere talenti nel territorio, anche in ottica di passaggio generazionale.

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EFA News - European Food Agency
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