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Eccellenze italiane. "Il Prosecco conserva il suo vantaggio competitivo unico"

Intervista esclusiva con Giancarlo Moretti Polegato, Presidente Villa Sandi

Il prosecco è uno dei pochi vini a resistere ai dazi trumpiani. E Villa Sandi ne beneficia andando a chiudere un 2025 positivo, anticamera di nuove acquisizioni come spiega il presidente Giancarlo Moretti Polegato in questa intervista esclusiva per EFA News.

Il prosecco sembra uno dei pochi vini in grado di tenere e resistere anche ai dazi trumpiani. Come legge questo dato?

Il Prosecco è diventato un simbolo delleccellenza italiana nel mondo. La sua forza risiede in un vantaggio competitivo unico: è un vino che unisce qualità, freschezza e accessibilità, e che ne fa una scelta privilegiata anche nei contesti più esigenti. Certo i dazi introdotti dagli Stati Uniti costituiscono un fattore di complessità, ma la capacità del Prosecco di interpretare un modo di vivere italiano, lo rende un prodotto resiliente che continua ad essere riconosciuto e apprezzato dai consumatori internazionali. Inoltre, ci tengo sempre a ricordare che non è replicabile altrove, perché legato in modo indissolubile al suo territorio dorigine e questo gli conferisce unidentità irripetibile che continuerà ad essere valorizzata e premiata.

Come stanno andando le vendite di Prosecco di Villa Sandi?

Villa Sandi sta proseguendo un percorso di crescita equilibrata. Anche in un anno segnato da incertezze geopolitiche e commerciali, si conferma la solidità di una visione che unisce radici e apertura internazionale. La nostra presenza consolidata in oltre 130 Paesi, infatti, ci consente di diversificare il rischio e mantenere stabilità anche nei momenti in cui alcuni mercati subiscono flessioni. È il frutto di un presidio costruito nel tempo, attraverso collaborazioni consolidate con i più importanti distributori internazionali, che ci permette di interpretare tempestivamente tendenze ed esigenze dei consumatori.

Quali sono le prospettive di chiusura dell’anno in termini di ricavi?

Le prospettive per questo 2025 sono positive. Pur in un contesto che richiede prudenza e capacità di adattamento, ci avviciniamo a chiudere con volumi sostanzialmente in linea con lesercizio precedente e con ricavi sostenuti dallexport, che continua a rappresentare circa il 70% del fatturato complessivo. La diversificazione geografica e di portafoglio, consentono di guardare alla fine dellanno con fiducia, pur consapevoli delle sfide che i nuovi equilibri commerciali globali potranno porre.

Quali strategie contate di mettere in atto per ammortizzare l’eventuale flessione di ricavi dai mercati Usa, per le referenze non prosecco ovviamente?

La strategia di Villa Sandi si fonda su due direttrici principali: da un lato, consolidare il valore del brand nei mercati maturi, rafforzando le relazioni e le partnership costruite nel tempo; dallaltro, ampliare la presenza nei mercati emergenti, dove il vino italiano continua a suscitare crescente interesse. Inoltre, lavoriamo per ampliare e qualificare ulteriormente il nostro portafoglio di etichette. Lacquisizione di Borgo Conventi, nel cuore del Collio, avvenuta nel 2019, ha rappresentato un passo importante in questa direzione: ci ha consentito di affiancare ai nostri spumanti una gamma di vini fermi di grande carattere e territorialità, rafforzando la nostra capacità di dialogare con segmenti di mercato diversi e complementari. Parallelamente, stiamo portando avanti progetti di innovazione, ricerca enologica e sostenibilità che rafforzano la distintività dei nostri vini. La nostra filosofia è chiara: non inseguire i volumi, ma accrescere il valore con una visione di lungo periodo. Per questo continuiamo a presidiare importanti appuntamenti fieristici: siamo stati di recente al Vinitaly Chicago e saremo nei prossimi giorni al Merano Wine Festival. La presenza in contesti come questi conferma leccellenza e la riconoscibilità internazionale delle nostre produzioni, attestando come, identità e qualità, sappiano distinguersi.

Avete intenzione di aggredire mercati in cui non siete ancora presenti?

Villa Sandi è presente in gran parte dei principali mercati mondiali, ma guardiamo con interesse a nuove aree in Asia, in particolare Thailandia, Malesia, Giappone, in Africa e anche in Sud America in Paesi come Messico e Brasile. Lobiettivo è continuare a costruire relazioni solide, basate su una distribuzione capillare e su un racconto autentico del territorio e dello stile di vita italiano.

Avete dichiarato l’interesse a fare acquisti anche in regioni diverse da Veneto e Friuli, ci può dire qualcosa di più?

La nostra è una realtà che da sempre cresce per coerenza, non per dimensione. Quando valutiamo unacquisizione, lo facciamo cercando realtà che condividano la stessa cultura della qualità e il rispetto del territorio. Siamo aperti a nuove opportunità, guardiamo con interesse a progetti in altre regioni italiane se in grado di arricchire il nostro patrimonio enologico e umano, ma sempre mantenendo una prospettiva di lungo periodo e una logica di valorizzazione, non di espansione fine a sé stessa.

Avete dei dossier aperti?

In questo momento seguiamo con attenzione diverse opportunità, sia sul fronte produttivo sia su quello dellinnovazione. Sono valutazioni che richiedono tempo e approfondimento, ma tutte sono orientate a rafforzare il posizionamento del Gruppo nel segno della qualità, della sostenibilità e del radicamento territoriale. Siamo consapevoli che il futuro del vino italiano si costruisca su autenticità, competenza e rispetto delle proprie origini.

Il vino è sempre più esperienza, non solo prodotto. In che modo Villa Sandi interpreta questa evoluzione?

Sono convinto che lenoturismo rappresenti una leva strategica decisiva per il futuro del vino italiano e, in particolare, per Villa Sandi. Già quarantanni fa abbiamo scelto di aprire le porte della nostra tenuta per far vivere unesperienza che raccontasse il legame profondo tra territorio, storia e cultura del vino. Siamo stati tra i primi a riconoscere nellaccoglienza un elemento essenziale della nostra identità, capace di generare valore e di trasmettere la conoscenza del territorio in modo autentico. Oggi questa visione si traduce in una strategia di ospitalità diffusa, che trova espressione nelle nostre tenute situate nei luoghi vitati più iconici del Veneto e che interpreta una domanda turistica sempre più attenta e consapevole. In questa prospettiva si inserisce Locanda Sandi, dove il piacere dellaccoglienza si intreccia con la tradizione gastronomica veneta e con larmonia del paesaggio circostante. Laggiunta dei nuovi cottage immersi nei vigneti completa questa esperienza, offrendo agli ospiti la possibilità di vivere da vicino la vita in vigna e lautenticità del nostro territorio.

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EFA News - European Food Agency
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