Fine di un'epoca: Dagnino via dalla Galleria Esedra
Mancato rinnovo contratto locazione per la storica pasticceria siciliana a Roma
Dopo il Caffè Greco (leggi notizia EFA News), un altro storico locale romano è costretto a chiudere i battenti. Parliamo della celebre pasticceria Dagnino, che dal 1954 si affaccia sulla Galleria Esedra, in piazza della Repubblica, nota per le sue specialità siciliane, dai cannoli alle cassate.
Un brutto colpo per i romani e per i turisti, che, nel corso dei decenni, avevano imparato ad apprezzare Dagnino, oltre che per la qualità del cibo (dolci, gelati ma anche arancini e altri prodotti gastronomici) per la peculiarità degli arredi e del mobilio, anch'essi legati all'iconica tradizione sicula.
La chiusura di Dagnino è stata motivata dalla decisione del gruppo Finaval-Feltrinelli, proprietario dei locali, di non rinnovare il contratto, in scadenza a fine 2025, dando la priorità ai lavori di ristrutturazione che, prossimamente, coinvolgeranno la Galleria Esedra, da tempo in declino e in stato di abbandono.
Attualmente la pasticceria Dagnino è gestita dai fratelli Alessandra, Celeste e Luigi Cola, che si sono visti recapitare l'avviso di sfratto. Non è mancata una petizione popolare per il mantenimento del locale - iscritto da vent'anni nell'albo delle Botteghe storiche di Roma - nella Galleria Esedra.
Tra i sottoscrittori figura Giannandrea Dagnino, nipote di Alfredo, che inaugurò la pasticceria 71 anni fa. “La Pasticceria Dagnino è un locale di interesse storico – oltre a essere un piccolo capolavoro di architettura dell’epoca, annovera bellissimi specchi dipinti del pittore palermitano Alfonso Amorelli e una serie di sculture lignee unica nel suo genere in quanto rappresentante le nove province siciliane nei loro costumi tradizionali – non solo per Roma ma anche per Palermo", ha dichiarato Giannandrea Dagnino. "Non è dunque solo per un mio evidente legame sentimentale che chiedo a quanti non l’avessero già sottoscritta di firmare e far firmare la petizione per salvarla: è un patrimonio di memoria, tradizione e arte che merita di non andare perduto”.
La storia di Dagnino affonda le sue radici nella Palermo di fine '800, quando Nicolò Dagnino apre la Pasticceria del Massimo nel Palazzo Filangeri di Amorosa. Il brand diventa tuttavia celebre e prestigioso a livello nazionale, proprio a partire dal trasferimento a Roma negli anni '50, avvenuto ad opera di Alfredo Dagnino e di suo figlio Andrea.
Per celebrare il proprio congedo dal pubblico e ricordare i fasti di un locale molto amato, sempre a cavallo tra tradizione e innovazione, la pasticceria Dagnino sta proponendo in questi giorni (18-23 novembre) l'evento “The Pastry Show”, una mostra d’arte contemporanea curata da Pier Paolo Pancotto.
Le notizie circolanti in questi giorni sui media romani riferiscono dell'imminente trasferimento di Dagnino presso una nuova sede, ancora da definire.
EFA News - European Food Agency