Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Gastro nomadismo, l'Italia in cucina "viaggia"

Hellofresh conferma il trend: nel 2025 la curiosità per le ricette internazionali sale del 34%

Il rapporto con il cibo continua a evolversi e l’accesso a tradizioni culinarie sempre più varie sta ampliando le scelte dei consumatori. Nel 2025, la curiosità per le ricette internazionali ha toccato un picco, con un aumento globale del 34% rispetto all’anno precedente nel numero di persone che ha portato piatti di altri Paesi nelle proprie cucine. Le famiglie sono sempre più aperte a “viaggiare” attraverso sapori e tradizioni diverse, trasformando la tavola in un passaporto per il mondo.

In questo scenario in continua trasformazione, HelloFresh, il servizio leader nel settore di box ricette create in Italia consegnate a domicilio, svela i risultati di una ricerca globale condotta con l'istituto Censuswide. I dati confermano questa tendenza del “gastro-nomadismo” domestico.

“Abbiamo analizzato i dati dell’ultimo anno e abbiamo osservato come i piatti più richiesti sulla nostra piattaforma siano stati proprio quelli internazionali, superando le ricette locali dei 18 Paesi in cui siamo presenti - commenta Alessa Pomerantz, responsabile dello Sviluppo ricette di HelloFresh - A livello globale, sono state sviluppate 15.000 proposte, ispirate a oltre 70 tradizioni culinarie, ordinate dai nostri clienti. Un risultato che conferma quanto emerso dalla ricerca Censuswide: la voglia di scoprire nuovi sapori e abbinamenti non è più un’occasione sporadica, ma entra nella quotidianità come un modo per viaggiare con il gusto direttamente da casa”.

A livello globale, la cucina italiana domina nettamente la classifica delle cucine più popolari da preparare in casa: il 47% degli intervistati la indica come la preferita - con un picco del 61% tra i rispondenti olandesi - superando nettamente la cucina messicana (30%) e quella indiana (24%). La Nuova Zelanda rappresenta l’unica eccezione del campione analizzato, dove la cucina italiana non conquista il primo posto, ma a prevalere è la cucina indiana, scelta dal 43% dei rispondenti. In Italia, invece, quando si esce dai confini della propria tradizione gastronomica, è la cucina spagnola a risultare la più apprezzata (36%).Nonostante la sua reputazione, e la storica autostima gastronomica, la cucina francese si ferma al nono posto (11%).

Italiani in cucina: aperti alla sperimentazione 

Quando si parla di cucin a, gli italiani conquistano il primo posto per propensione alla sperimentazione: l’84% del campione dichiara di apprezzare la scoperta di nuove culture culinarie insieme ai propri cari, un dato superiore di 6 punti percentuali rispetto alla media globale (78%). All’estremo opposto gli inglesi, che risultano i meno propensi del panel, con un 72%. La curiosità verso sapori nuovi è sempre più legata a un bisogno di scoperta culturale: il 42% degli intervistati a livello globale indica infatti come principale motivazione il desiderio di conoscere ed esplorare culture diverse attraverso il cibo. 

Una tendenza ormai consolidata: la cucina viene percepita come una porta d’accesso alle tradizioni di un Paese, spesso più diretta di altre forme di conoscenza. A questo si aggiunge una dimensione educativa: una quota significativa (20%) dichiara di voler ampliare il repertorio di sapori dei propri figli introducendo a casa piatti diversi dal solito. 

Accanto al desiderio di esplorare gusti inediti, emergono anche alcuni freni significativi. Il primo è la difficoltà nel reperire gli ingredienti giusti (40%), un ostacolo che rende complesso replicare fedelmente piatti provenienti da altre culture. Seguono la mancanza di tempo per sperimentare in cucina (31%) e, non meno rilevante, il timore di non saper cucinare un piatto internazionale nel modo tradizionale (26%).

In Italia questo aspetto è particolarmente evidente: il 36% degli italiani dichiara di non sentirsi sicuro nella preparazione di ricette estere, un dato superiore di 10 punti percentuali rispetto alla media globale. Il risultato suggerisce che l’attenzione italiana per qualità e tradizione porta molti a essere scrupolosi quando si cimentano con ricette internazionali, provando talvolta il timore di non rispettarne appieno l’autenticità.

Le fonti d’ispirazione

Le fonti a cui ci si affida di più per ricreare piatti internazionali “come un vero local” sono eterogenee. A livello globale, la maggior parte dei rispondenti si rivolge a video e reel sui social media (40%). Subito dopo, il 38% dichiara di ispirarsi ai sapori provati in vacanza: una forma di “turismo culinario” che prosegue anche una volta rientrati a casa, portando in cucina l’esperienza del viaggio. Tra gli italiani questa tendenza è ancora più evidente, con il 44% che afferma di replicare soprattutto i piatti assaggiati durante i viaggi.

I libri di ricette mantengono comunque un ruolo rilevante: oltre un terzo del panel globale (35%) continua a utilizzarli per cimentarsi con preparazioni dai sapori lontani. La situazione cambia in Francia, dove il 43% dei rispondenti indica proprio i libri di cucina come riferimento principale, superando i contenuti social (29%) e i trend virali (20%). Anche i servizi di consegna di ricette a domicilio contribuiscono all’ampliamento del repertorio culinario domestico: più di un intervistato su cinque nel mondo (23%) li utilizza per scoprire e sperimentare nuovi piatti.



Fc - 55803

EFA News - European Food Agency
Simili