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Food, Wine & CO: alla ricerca di "buone visioni"

Domani al Macro, XIV edizione dell’evento dedicato a celebrare e promuovere l'eccellenza

Food, Wine & CO. si prepara ad aprire i battenti della sua XIV edizione: l’evento dedicato a celebrare e promuovere l'eccellenza che i brand, i prodotti, i servizi, le imprese e i territori italiani esprimono, si terrà a Roma domani, mercoledì 10 dicembre presso il Macro - Museo d’Arte Contemporanea (Via Nizza, 138 | dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | ingresso con prenotazione al [email protected]) ed avrà il titolo “The Good Vision(s). Dalla produzione allo stile di vita”.

L'obiettivo di Food, Wine & Co. è riconoscere questa eccellenza come una ricchezza distintiva e strategicamente fondamentale per il Paese, sempre con un'ottica rivolta allo sviluppo sostenibile e al benessere delle persone. L'evento favorisce anche un confronto costruttivo con altri Paesi e con le tendenze internazionali, permettendo di posizionare l'offerta italiana nel panorama globale.

Organizzata congiuntamente dai Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media e del Master in Marketing e Management dello Sport dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” in partnership con Acqua Filette, l’edizione di quest’anno è realizzata in collaborazione con la Fondazione Gambero Rosso e con il contributo di Regione Lazio e Arsial. Nelle sue 13 precedenti ha visto svolgersi 81 masterclass, a cui hanno preso parte oltre 4500 partecipanti, più di 350 relatori e oltre cento aziende, è articolata in sessioni tematiche, pensate per coprire un ampio spettro di argomenti rilevanti per il settore.

“Un nuovo marketing deve basarsi sulla trasparenza, l’autenticità della marca, il coinvolgimento del consumatore e il servizio da rendere", commenta la professoressa Simonetta Pattuglia, direttrice dei due Master organizzatori dell’evento formativo, nonché dal 2012 sua ideatrice e curatrice. "Dal punto di vista della rilevanza etica e territoriale, è fondamentale il focus sul territorio come valore, comunicando la resilienza di persone e ambienti e la tutela del paesaggio. Parallelamente, è necessario anche il brand activism: i brand di food & wine devono posizionarsi attivamente non solo sul valore dei loro brand ma su temi come lo spreco alimentare e l'equità sociale, ad esempio tramite iniziative contro il caporalato o sul recupero di eccedenze e di spreco alimentare".

"Per quanto riguarda la comunicazione, invece", conclude Pattuglia, "l'obiettivo è tracciabilità e autenticità: si impone l'utilizzo di nuove tecnologie come blockchain e QR code per garantire la trasparenza radicale su origine, metodi di produzione e impatto, perché l'autenticità oggi si dimostra con monitoraggio e dati. La brand authenticity implica non raccontare solo il prodotto finito ma la fatica e l'impegno sostenibile dietro una bottiglia o un piatto".

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EFA News - European Food Agency
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