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Milano. Fuma cannabis e si butta dal secondo piano

Morto il giovane. Spacciata come "light", la dose conteneva molecola psicoattiva. Commerciante sotto inchiesta

La cannabis light comprata in un canapa shop da  Erhan Hacımustafaoğlu, il 23enne cittadino turco che nella notte tra venerdì e sabato si è buttato dal secondo piano di uno stabile vicino alla stazione centrale di Milano, conteneva un catinone sintetico. Ovvero una molecola psicoattiva presente in natura nella pianta del khat che ha effetti simili a quelli di cocaina, Mdma e anfetamina. Lo hanno evidenziato gli esami di laboratorio, che hanno certificato la presunta alterazione con la sostanza inserita nella Tabella I del Testo unico sugli stupefacenti, sulla cannabis cosiddetta "light" fumata dal giovane, deceduto sul colpo.

Erhan, studente della facoltà di Medicina dell’Università privata Baskent di Ankara, era in Italia per visitare il fratello maggiore, 25 anni, che lavora come ingegnere.

A Firenze hanno acquistato la cannabis legale in un canapa shop. Poi sono arrivati a Milano, affittando una camera in un b&b di via Antonio da Recanate. La presenza del catinone è stata scoperta nelle ore successive dalla polizia milanese e subito segnalata agli agenti della Questura di Firenze. La polizia ha sequestrato una decina di chili della sostanza. 

Come riporta La Nazione, sulla tragedia di Erhan sono stati aperti due fascicoli d’inchiesta: uno dalla Procura di Milano, con l’ipotesi di reato di morte in conseguenza di altro reato, l’altro dalla procura di Firenze per spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento l’unico indagato è il proprietario del negozio situato in pieno centro città nel quale è stata acquistata la bustina di ’erba’. Si tratta di un 38enne fiorentino, difeso dall’avvocato Iacopo Scaffai. 

Il negoziante ha dichiarato di aver comprato il lotto “incriminato” in una fiera del settore a Praga. Aggiungendo di essere completamente all’oscuro dell’eventuale adulterazione del prodotto con sostanze illegali.

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EFA News - European Food Agency
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