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Cannabis/2. Ecco come i coffee shop diventano centri di spaccio

Inchiesta della Nazione svela il segreto di Pulcinella. I produttori agricoli dovrebbe riflettere

Una giovane vita spezzata per gli effetti della cannabis (vedi articolo di EFA News). Le indagini faranno il loro corso, ma le prime analisi sembrano confermare la presenza di una sostanza fortemente drogante all'interno di una dose che a avrebbe dovuto essere "light", venduta da un regolare cannabis shop. Proprio quelli a cui ha dichiarato guerra il governo col "Decreto sicurezza". Decreto a cui si oppone, come è ovvio, tutta l'armata antiproibizionista, a cui però si aggiungono come mosche cocchiere i sindacati agricoli. Coldiretti, Cia e Confagricoltura insistono infatti sui danni economici che il decreto causerebbe ai coltivatori da canapa, e sul fatto che con una percentuale bassa del principio attivo (il Thc inferiore all0 0,5%) non si possa parlare di droga.

Bene, costoro farebbe bene a riflettere su un'inchiesta clamorosa dei colleghi de La Nazione, che hanno svelato il segreto di Pulcinella: i cannabis shop sono a tutti gli effetti dei centri di spaccio.

“Le caramelle hanno un effetto più forte. Se non sei abituato ne basta anche mezza e per un’oretta stai apposto. Insomma, guardatele ma non mangiatele”. Parola di un venditore di un cannabis shop. La foglia di fico? Dietro la confezione ci sia scritto per uso “ornamentale”. Ai colleghi della Nazione è bastato presentarsi come potenziali clienti proprio nello stesso shop fiorentino dove il 23enne deceduto a Milano avrebbe acquistato la confezione, sulla quale ora la Procura del capoluogo lombardo ha puntato l’attenzione. 

Come raccontato per filo e per segno sul sito del quotidiano il 5 dicembre dalla collega Teresa Scarcella, i giornalisti si sono rivolti al negozio nelle vesti di semplici e curiosi clienti, non proprio esperti.

Il negozio incriminato è uno della diecina aperti a Firenze, a cui si aggiungono anche i distributori automatici per i clienti fuori orario o gli acquisti dell’ultimo minuto. 

Lasciamo spazio all'articolo. "Una volta varcata la porta, l’odore è inconfondibile e arriva dritto alle narici. Fa caldo per essere inverno e molto più caldo rispetto a un negozio qualunque. Il motivo è presto detto: “È per le piante” ci spiega sorridendo il venditore indicando la piccola ’serra’ creata in un angolo. “Come posso aiutarvi?”. Fingendoci interessati ad acquistare, ammettiamo di non essere consumatori abituali e lui, gentilmente, ci spiega tutto. “Qui abbiamo i fiori che coltiviamo e vendiamo” dice mostrandoci i grandi barattoli trasparenti, contenenti le infiorescenze che provengono dalle verdi piante che si riscaldano pochi centimetri più in là. I fiori variano per forma e per colore, poco altro. “Ovviamente il Thc va da 0,5% a scendere - ci tiene a specificare –. Di base cambia il sapore e l’estetica, poi per il resto hanno tutte un principio attivo molto basso”. Ce n’è per tutti i gusti: limone, melone, ciliegia. Anche i prezzi variano: si va dai 10 ai 20 euro per tre grammi. In un barattolino più piccolo, invece, ci sono gli estratti di resina (simil hashish per intenderci). “Questi sono leggermente più forti, ma comunque non paragonabili allo stupefacente - continua - L’effetto non è euforico, ma ti rilassa un po’ di più rispetto ai fiori”.

Il colleghi incalzano. "E se invece volessimo proprio qualcosa di simile allo sballo? A quanto pare non ce ne andremmo a mani vuote. Il consiglio è quello di puntare sull’altro scaffale, quello dove ci sono liquidi, sciroppi, biscotti, ma soprattutto le caramelle. Dieci euro per un pacchettino da due, sempre gusto frutta. Fun fact: “Sono venduti come profumatori d’ambiente, non potresti mangiarle - ci spiega. - Dopotutto in Italia qualsiasi prodotto a base di cannabis si può vendere per collezionismo”. Sulla confezione, infatti, è chiara la scritta ’per uso ornamentale’. Che poi se ne faccia un uso diverso è un segreto di Pulcinella. Ma torniamo alle caramelle: “Se una persona fuma ogni giorno, anche una caramella ti dà l’effetto cercato - continua nel servirci -, per un fumatore non assiduo, allora ne basta anche mezza. E l’effetto dura un’oretta e mezza”. Altra storia i liquidi per le sigarette elettroniche, “abbiamo quelli con il Cbd classici o con il Thca che con il calore della macchinetta si converte in Thc normale - conclude - In pratica è legale fino a quando non viene fumato”.

Capito? Sono negozi da collezionisti...

2 - segue

red - 55970

EFA News - European Food Agency
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