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Libri/2. "Storia della bistecca": come la carne ha sempre accompagnato l'uomo

Il volume di Giuseppe Puppo e Michele Ruschioni tra saggistica, narrativa, ironia e ricette

La storia dell'umanità è peculiarmente legata a doppio filo all'evoluzione nel consumo della carne. Il tema è ampiamente approfondito nel saggio "Storia della bistecca. Dall'uomo di Neanderthal a Salt Bae" (Edizioni Braciami Ancora, 2025, pp. 118), a cura dei giornalisti gastronomici Giuseppe Puppo e Michele Ruschioni.

Tra ricerche e approfondimenti storici, aneddoti, curiosità, e un pizzico d’ironia, i due autori vi portano tra gli uomini delle caverne, gli antichi romani, i letterati del Rinascimento e i volti di TV e social, per scoprire quale sia stato l’impatto della carne sull’Umanità sin dagli albori e sopratutto vi raccontano come e quando è nata la bistecca come la intendiamo noi carnivori del XXI secolo.

Secondo Puppo e Ruschioni, il primo incontro "palatale" dell'uomo con la carne sarebbe avvenuto in Africa Orientale, in una "assolata mattina d'autunno" di "1,5 milioni di anni fa (anno più, anno meno)". Un aspetto particolarmente significativo è legato al fatto che il passaggio dal consumo di carne cruda alla sua cottura sarebbe avvenuto in tempi molto rapidi, per la precisione con l'Homo erectus.

Dopodiché, nel Paleolitico Medio, circa 300mila anni fa, "il fuoco divenne il fulcro della vita comunitaria", mentre nel Neolitico (10mila anni fa), avviene il passaggio da uno stile di vita nomade basato sulla caccia, a uno stanziale incentrato su agricoltura e allevamento. "La coltivazione sistematica delle piante e la domesticazione degli animali", si legge, "consolidarono l'importanza della cottura nella vita quotidiana, trasformandola da una semplice necessità nutritiva a un elemento identitario e sociale".

Nella civiltà mesopotamica (IV millennio a.C.), grazie allo sviluppo delle tecniche culinarie e di utensili raffinati, viene favorita la preparazione di piatti a base di carne più elaborati. Sotto gli Egizi (3000 a.C.), la carne assume anche un significato religioso e iniziatico, diventando anche uno status symbol.

Il volume tratta dettagliatamente anche la storia del consumo di carne nell'Antica Grecia, nell'Antica Roma, nell'Antica Cina, nelle Civiltà Precolombiane e nell'Europa Medioevale. La storia moderna, a cavallo della civiltà industriale vede la nascita di tradizioni nazionali tuttora radicate: l'entrecote in Francia, il roast beef nel Regno Unito, i canederli in Germania. 

E l'Italia? E' noto che nella nostra penisola, nel Medioevo, nel Rinascimento e oltre il consumo di carne è stato per lo più appannaggio dei ceti più ricchi, mentre la bistecca vera e propria fa la sua comparsa intorno all'unità d'Italia.

Particolarmente affascinante risulterà al lettore, la storia della carne in Giappone, mentre gli ultimi capitoli approfondiscono l'industrializzazione del consumo di carne e le sue moderne modalità distributive, dalle steak house fino ai risvolti della frollatura e della conservazione in frigorifero, per arrivare al fenomeno degli chef televisivi e delle nuove tendenze.

Il volume si conclude con una vera e propria chicca: il racconto futuristico "La bistecca del 3000". La vicenda si intreccia inevitabilmente con le attualissime vicende della carne coltivata in laboratorio, tuttavia, il finale riserverà una grande sorpresa...

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EFA News - European Food Agency
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