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Via libera al gruyère made in Usa

Per un tribunale della Virginia il nome del formaggio non appartiene più solo a Francia e Svizzera

Non ci sono soltanto i cibi italiani a subire gli attacchi degli stranieri. Adesso, per esempio, tocca al celebre formaggio gruyère: una corte d'appello statunitense, infatti, ha stabilito che il nome potrà essere utilizzato per etichettare i formaggi prodotti al di fuori della regione della Gruyère in Svizzera e in Francia.

Più precisamente, la Corte d'Appello della Virginia ha confermato una precedente decisione che considerava gruyère un termine generico utilizzato per una serie di formaggi. La decisione è stata considerata una vittoria per i gruppi lattiero-caseari statunitensi, tra cui il Consortium for common food names, l'Usdec, ossia l'US Dairy export council e la Nmpf, la National milk producers federation: tutti facevano parte di una coalizione di stakeholder del settore lattiero-caseario che sostenevano l'uso del termine nel mercato statunitense.

La sentenza dovrebbe porre fine ai tentativi dei consorzi svizzeri e francesi di bloccare l'uso di un nome alimentare comune attraverso la registrazione di un marchio di certificazione negli Stati Uniti. L'Usdec ha dichiarato che la decisione rafforza la comprensione del fatto che "termini generici come gruyère si riferiscono a tipi di alimenti e a un metodo di produzione indipendentemente dal luogo in cui vengono prodotti".

"La sentenza rappresenta un risultato eccezionale per i produttori e gli agricoltori statunitensi -sottolinea Krysta Harden, presidente e ceo dell'Usdec-. Siamo grati che la Corte d'Appello abbia stabilito che nessuno possiede il diritto esclusivo di utilizzare termini generici. Questo costituisce un precedente straordinario per il diritto di utilizzare i nomi comuni degli alimenti negli Stati Uniti. Ora abbiamo bisogno che anche altri Paesi si schierino a favore di ciò che è giusto e difendano questo uso con la stessa forza".

"L'annuncio rappresenta una vittoria significativa per i produttori di latte americani -aggiunge soddisfatto Jim Mulhern, presidente e amministratore delegato della Nmpf-. L'organizzazione respinge i palesi tentativi europei di limitare ingiustamente la concorrenza delle aziende americane e continuerà a lottare a fianco dei nostri alleati per opporsi ai tentativi di monopolizzare gli alimenti con nomi comuni".

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EFA News - European Food Agency
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