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Tavolo di filiera. Assica: "Confronto costruttivo e concreto"

Il presidente Ruggero Lenti ringrazia il vertici del Masaf per aver accolto la richiesta del comparto

Si è svolto oggi il tavolo di filiera suinicola presso il Masaf alla presenza di tutti i principali attori della filiera suinicola nazionale. Vivo e partecipato, il confronto ha fatto emergere con chiarezza le difficoltà che colpiscono le varie fasi della produzione di carne suina e salumi nazionali. Aumento dei costi della materia prima nazionale ed estera (anche oltre il 30% rispetto al primo trimestre dello scorso anno), rallentamento dell’export, difficoltà dei consumi interni, presenza della peste suina africana, elevati costi di produzione e conseguente riduzione dei margini operativi sono le principali criticità che le aziende del settore devono affrontare quotidianamente. Come detto dallo stesso sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, che ha convocato e coordinato i lavori, gli aumenti dei prezzi finali non hanno compensato l’impennata dei costi di produzione e questo rischia di compromettere la tenuta della filiera.
 
Queste criticità sono aggravate e rese particolarmente insostenibili da un contesto economico ancor più difficile e imprevedibile a causa di un insieme di fattori esogeni che vanno dalle gravi conseguenze della perdurante guerra Russia-Ucraina, alla siccità, alla definizione di un quadro legislativo e mediatico sempre più ostile nei confronti della carne.
 
Sullo sfondo di questo precario scenario di cui le imprese di ogni anello della filiera avvertono il peso e l’incombente incertezza, l’attenzione dedicata dal dicastero agroalimentare di via XX settembre è stato un gesto particolarmente apprezzato, una risposta attenta e concreta alle richieste che la filiera porta avanti dal marzo 2022, quando, dopo la comparsa della peste suina africana sul territorio continentale e la registrazione dei primi danni ingenti all’export, apparve immediatamente chiaro a tutti che ci si avviava verso un periodo complesso da governare con estrema attenzione e costante monitoraggio.
L’incontro di oggi rappresenta dunque non un punto di arrivo, ma un soddisfacente punto di partenza: lo stesso sottosegretario La Pietra ha ribadito le necessità di proseguire rapidamente e convintamente in questo percorso per costruire l’uscita da una situazione non oltre sostenibile.
 
“Voglio ringraziare il ministro Lollobrigida e il sottosegretario La Pietra per aver dato attenzione e risposta alla nostra richiesta di convocazione del tavolo della filiera suinicola. Siamo consapevoli che la situazione è complessa; sul fronte dei costi della materia prima abbiamo raggiunto prezzi mai visti sia sul mercato italiano, sia su quelli dei nostri partner comunitari a cui dobbiamo far ricorso perché la carne italiana non è sufficiente. Costi molto più alti di quelli del 2019, anno dell’esplosione della peste suina africana in Cina, con incrementi anche del 60% rispetto ai picchi raggiunti in quell’anno e con costi accessori notevolmente più elevati di quelli del 2019. Non ci aspettiamo che il governo abbia la bacchetta magica per proiettarci improvvisamente in condizioni migliori. Siamo però convinti che si sia imboccata la strada giusta per uscire in modo coeso, compatto e concreto da una palude di criticità in cui la filiera rischia di rimanere impantanata” ha commentato Ruggero Lenti, presidente di Assica.

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