Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Grana Padano taroccato scoperto in un negozio della Val di Fiemme

Il Consorzio: governo adotti norme più dure a tutela dei consumatori

In questo mese di agosto l’attenzione del servizio di vigilanza del Consorzio Tutela Grana Padano si è concentrata in modo particolare sulle località di vacanza, quelle dove sono diffuse seconde case e appartamenti in affitto. Una di queste è la Val di Fiemme, dove in un punto vendita gli agenti vigilatori del Consorzio, nel banco frigorifero dedicato ai prodotti lattiero caseari e formaggi, hanno trovato esposte per la vendita 22 porzioni di formaggio duro stagionato, in media del peso di 800 grammi e vendute a 13,90 Euro al chilo, senza nessun elemento distintivo del vero Grana Padano Dop sullo scalzo. 

Il formaggio era avvolto in pellicole trasparenti, sulle quali il titolare del punto vendita aveva attaccato etichette adesive che, oltre alle indicazioni obbligatorie, recavano la denominazione “Grana Padano”. Vista l’assenza dei marchi d’origine distintivi del formaggio Grana Padano Dop sullo scalzo, gli agenti vigilatori hanno subito fatto rimuovere il prodotto esposto e disposto la sua corretta etichettatura, togliendo ogni riferimento, appunto, al Grana Padano Dop. Inoltre, il Servizio di vigilanza e tutela del consorzio sta valutando di comminare al commerciante una sanzione che va da 3.000 Euro fino a 20.000 Euro, ai sensi del decreto legislativo n.297/2004.

“Ancora una volta la nostra denominazione viene utilizzata per valorizzare e vendere delle ciofeche -commenta il direttore generale del Consorzio Grana padano, Stefano Berni-. Ciò costituisce un ulteriore e valido spunto per introdurre la norma che imponga la distinzione negli scaffali della distribuzione tra prodotti similari e loro omologhi Dop. Inoltre -aggiunge-, chiediamo siano adottate sanzioni severissime nei confronti di chi si rende responsabile di questo reato, teso ad ingannare colpevolmente e volgarmente la buona fede del consumatore”.

Questo nuovo episodio, avvenuto in Italia, spinge il Consorzio a sollecitare di nuovo e adeguatamente il governo. “Chiediamo all’esecutivo di fare propri interamente i nostri suggerimenti -conclude Berni-, tesi esclusivamente alla tutela del consumatore”.

Del Consorzio Tutela Grana Padano fanno parte 129 aziende di lavorazione, che gestiscono 142 caseifici produttivi, 149 stagionatori e 200 preconfezionatori. Nel 2022 la produzione è stata di 5.212.103 forme, pari a 202.051,4 tonnellate, trasformando circa 2,752 milioni di tonnellate di latte munto in 3.835 stalle. L’intera filiera produttiva del prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo conta così su 50mila persone coinvolte. 

FC - 33610

EFA News - European Food Agency
Simili