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Regno Unito: crisi alimentare alle porte?

Secondo Christian Aid, il cambiamento climatico mette a repentaglio più di un quinto dell'import

Secondo un nuovo rapporto, è a rischio più di un quinto dei prodotti alimentari ricorrenti nel carrello della spesa dei britannici. Il motivo è attribuito al cambiamento climatico, reputato particolarmente devastante nei Paesi produttori di banane, uva, avocado, anacardi, cacao, piselli, tonno in scatola e tè, tutti beni piuttosto ricorrenti nell'alimentazione quotidiana d'Oltremanica. A lanciare l'allarme è l'organizzazione onlus Christian Aid.

Scendendo nel dettaglio dell'indagine, emerge come su 25 esportatori verso il Regno Unito, ben 8 (Brasile, Sud Africa, India, Vietnam, Perù, Colombia, Costa d’Avorio e Kenya) hanno dovuto affrontare un'accentuata "vulnerabilità climatica". È emerso che il 22% degli articoli di un negozio di alimentari britannico medio sarebbero a rischio. Già all'inizio di quest'anno, oltretutto, le forniture di pomodori, cetrioli, lattuga, peperoni e agrumi nel Regno Unito si sono interrotte a causa della siccità che ha colpito gran parte della Spagna e del Marocco.

Un ulteriore riscaldamento globale significherebbe ulteriori eventi meteorologici estremi e la distruzione dei raccolti, con i consumatori costretti ad affrontare ulteriori carenze e aumenti dei prezzi a lungo termine, affermano i ricercatori di Christian Aid. A marzo, l’inflazione annuale dei prezzi alimentari nel Regno Unito ha raggiunto il massimo storico del +19%, il secondo valore più alto tra i Paesi del G7, dopo la Germania.

“Il Regno Unito potrà anche essere un’isola, ma in un mondo sempre più interconnesso non possiamo sfuggire ai danni causati dal cambiamento climatico”, ha affermato Patrick Watt, amministratore delegato di Christian Aid. “La crisi climatica sta sconvolgendo sempre più le catene di approvvigionamento alimentare presenti nel carrello della spesa britannico e rischia di aggravare la crisi del costo della vita", ha aggiunto Watt, rivolgendo un appello al governo britannico, affinché dia il "sostegno finanziario necessario per aiutare le comunità vulnerabili ad adattarsi a un clima in rapido cambiamento”.

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EFA News - European Food Agency
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